Tratto da "il Quotidiano " del 8 marzo 2007
 
Dibattito a più voci nella sala consiliare del Comune di Rende
Tra musica e fiori per cercare il ruolo femminile.
UN TALK SHOW - dibattito sul ruolo delle donne, per ribadire alla vigilia dell'8 marzo, il principio delle pari opportunità, in un incontro dal titolo emblematico "8 marzo? No grazie!"; e il fatto che si "parli" di donne, vorrà dire che gli argomenti, sono ancora tanti.
La discussione di ieri nella sala consiliare del Comune di Rende, in piazza Matteotti, ha visto alternarsi in riflessioni e commenti, donne per la maggior parte, ma anche uomini che, ognuno a suo modo, si occupano di pari opportunità. Lo "show" ha accolto quindi presenze femminili: Maria Grazia Bafaro (consigliera comunale di Rende); Giulia Caminiti (consigliere provinciale di parità); Giuliana Mocchi, Simonetta Costanzo e Giovanna Vinelli (docenti dell'Unical); Nadia Gambilongo (presidente dell'associazione Mediterranean Media) e Felicita Cinnante (dirigente politico). Ma ad occupare le sedie, tra mimose e canzoni, anche Giuseppe Giraldi (assessore alle pari opportunità del comune di Rende) e Federico Cerminara (segretario dell'Arcigay Calabria).
Spunti interessanti, ma altrettanto "sentiti", come per il ruolo delle donne nella politica, che spesso viene legato solo a competenze di welfare e "crocerossisimo", più volte sottolineato Antonella Grippo, che ha moderato e colorato con la sua verve gli interventi. IL pomeriggio sulle donne, si è aperto con una canzone che, per quanto non sia stata "pensata", ha ricordato un po' il vero motivo per il quale la festa delle donne è sorta: "New York, New York", che evoca il lontano 1908, anno in cui molte donne, sono morte per difendere i propri diritti da lavoratrici.
L'assessore Giraldi, (prima persona chiamata in causa per la stranezza di un ruolo che parla di donne, ricoperto però da un uomo), ha subito sottolineato che nel suo compito, egli crede che "conti poco il genere, maschio o femmina; quelle che contano sono le capacità". Altra figura maschile, Federico Cerminara che ha spiegato come, nel contesto delle pari opportunità si debba inserire anche l'omosessualità, ancora oggi definita come una sorta di "malattia", un pregiudizio; partendo da una cultura nuova si devono invece "individuare risorse che si occupino di politiche di genere".
Spazio poi, alle vere protagoniste dell'incontro: le donne. Felicita Cinnante ha posto l'accento sulle attività che la donna svolge in ambito politico sottolineando però, che ancora tutt'oggi, si verificano episodi in cui "se le donne diventano utili a svolgere alcuni ruoli, se funzionano, inevitabilmente gli vengono tagliate le gambe". C'è inoltre, chi ha creato una "rete" di donne che a partire dalla Calabria intende affacciarsi ai paesi del Mediterraneo, come Nadia Gambilongo, la quale ha spiegato l'obiettivo dell'Associazione di cui è presidente, Mediterranean Media, che si occupa di "creare delle relazioni tra donne distanti ma aventi un progetto comune, ossia condividere e confrontare le esperienze". Tra un intervento e l'altro, si è anche pensato alla musica (forse perché anche lei è donna), e ad allietare il pubblico con straordinarie voci, Antonio De Rose e Pippo Tocci che hanno regalato canzoni di Sergio Endrigo, Vasco Rossi, ma anche brani "simbolo" dedicati alla figura femminile come "Pretty Woman". Interessante anche l'intervento della dottoressa Vingelli, docente di "pari opportunità" dell'Unical; una materia quasi "improvvisata" perché non ci sono libri di testo dai quali si può imparare e la Vingelli, ha posto l'accento su due tematiche legate al concetto di pari opportunità: il "neutro" e il "potere", incalzando contro chi, nel sistema lavorativo discrimina le donne, già semplicemente chiedendo che queste abbiano "competenze" che agli uomini invece, non vengono neanche richieste.
Un argomento sul quale ogni anno, l'8 marzo, si ha sempre qualcosa da dire, con la speranza che un giorno si possa affrontare un dibattito sulla discriminazione dell'uomo.


di Simona Gambaro