UN TALK SHOW - dibattito sul ruolo delle
donne, per ribadire alla vigilia dell'8 marzo, il principio delle pari
opportunità, in un incontro dal titolo emblematico "8 marzo?
No grazie!"; e il fatto che si "parli" di donne, vorrà
dire che gli argomenti, sono ancora tanti.
La discussione di ieri nella sala consiliare del Comune di Rende, in piazza
Matteotti, ha visto alternarsi in riflessioni e commenti, donne per la
maggior parte, ma anche uomini che, ognuno a suo modo, si occupano di
pari opportunità. Lo "show" ha accolto quindi presenze
femminili: Maria Grazia Bafaro (consigliera comunale di Rende); Giulia
Caminiti (consigliere provinciale di parità); Giuliana Mocchi,
Simonetta Costanzo e Giovanna Vinelli (docenti dell'Unical); Nadia Gambilongo
(presidente dell'associazione Mediterranean Media) e Felicita Cinnante
(dirigente politico). Ma ad occupare le sedie, tra mimose e canzoni, anche
Giuseppe Giraldi (assessore alle pari opportunità del comune di
Rende) e Federico Cerminara (segretario dell'Arcigay Calabria).
Spunti interessanti, ma altrettanto "sentiti", come per il ruolo
delle donne nella politica, che spesso viene legato solo a competenze
di welfare e "crocerossisimo", più volte sottolineato
Antonella Grippo, che ha moderato e colorato con la sua verve gli interventi.
IL pomeriggio sulle donne, si è aperto con una canzone che, per
quanto non sia stata "pensata", ha ricordato un po' il vero
motivo per il quale la festa delle donne è sorta: "New York,
New York", che evoca il lontano 1908, anno in cui molte donne, sono
morte per difendere i propri diritti da lavoratrici.
L'assessore Giraldi, (prima persona chiamata in causa per la stranezza
di un ruolo che parla di donne, ricoperto però da un uomo), ha
subito sottolineato che nel suo compito, egli crede che "conti poco
il genere, maschio o femmina; quelle che contano sono le capacità".
Altra figura maschile, Federico Cerminara che ha spiegato come, nel contesto
delle pari opportunità si debba inserire anche l'omosessualità,
ancora oggi definita come una sorta di "malattia", un pregiudizio;
partendo da una cultura nuova si devono invece "individuare risorse
che si occupino di politiche di genere".
Spazio poi, alle vere protagoniste dell'incontro: le donne. Felicita Cinnante
ha posto l'accento sulle attività che la donna svolge in ambito
politico sottolineando però, che ancora tutt'oggi, si verificano
episodi in cui "se le donne diventano utili a svolgere alcuni ruoli,
se funzionano, inevitabilmente gli vengono tagliate le gambe". C'è
inoltre, chi ha creato una "rete" di donne che a partire dalla
Calabria intende affacciarsi ai paesi del Mediterraneo, come Nadia Gambilongo,
la quale ha spiegato l'obiettivo dell'Associazione di cui è presidente,
Mediterranean Media, che si occupa di "creare delle relazioni tra
donne distanti ma aventi un progetto comune, ossia condividere e confrontare
le esperienze". Tra un intervento e l'altro, si è anche pensato
alla musica (forse perché anche lei è donna), e ad allietare
il pubblico con straordinarie voci, Antonio De Rose e Pippo Tocci che
hanno regalato canzoni di Sergio Endrigo, Vasco Rossi, ma anche brani
"simbolo" dedicati alla figura femminile come "Pretty Woman".
Interessante anche l'intervento della dottoressa Vingelli, docente di
"pari opportunità" dell'Unical; una materia quasi "improvvisata"
perché non ci sono libri di testo dai quali si può imparare
e la Vingelli, ha posto l'accento su due tematiche legate al concetto
di pari opportunità: il "neutro" e il "potere",
incalzando contro chi, nel sistema lavorativo discrimina le donne, già
semplicemente chiedendo che queste abbiano "competenze" che
agli uomini invece, non vengono neanche richieste.
Un argomento sul quale ogni anno, l'8 marzo, si ha sempre qualcosa da
dire, con la speranza che un giorno si possa affrontare un dibattito sulla
discriminazione dell'uomo.
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