Bozza presentata dalla Commissione sulla Condizione delle Donne 11 febbraio 2011

55° Sessione della Commissione sulla Condizione della donna

Accesso di donne e bambine all'educazione, alla formazione, alla scienza e alla tecnologia, con un ulteriore riferimento alle Pari Opportunità di impiego per le donne.

Bozza delle conclusioni concordate

1. La Commissione sulla Condizione della donna riafferma i valori della Piattaforma d'Azione di Pechino, gli esiti relativi alla 23° Sessione dell'Assemblea Generale e le dichiarazioni della stessa Commissione, in occasione del 10° e 15° Anniversario della Quarta Conferenza Mondiale sulla Donna.

2. La Commissione richiama l'Agenda di Budapest sulla Scienza nell'ambito del quadro d'azione adottato alla Conferenza Mondiale sulla Scienza, insieme a quello del Dakar, approvato sia al Forum Mondiale dell'Educazione, che alla Dichiarazione delle Nazioni Unite sul Millennio.

3. La Commissione analizza, nel Convegno sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione nei confronti delle donne, il Protocollo facoltativo e le maggiori convenzioni dell'Organizzazione Internazionale per il Lavoro, come quadro giuridico per la promozione delle Pari Opportunità nell'istruzione e nel lavoro.

4. La Commissione evidenzia, come diritto umano ed essenziale, l'educazione e l'istruzione per aumentare l'empowerment delle donne, anche nell'ambito economico. A tal proposito, verrà discusso il progresso apportato dal crescente inserimento delle donne nella partecipazione in campo formativo, educativo, scientifico e tecnologico, soprattutto come contributo alla crescita economica negli obiettivi di sviluppo degli accordi internazionali del Millennio 2015.

5. La Commissione esprimerà la preoccupazione inerente ad un'educazione e formazione di bassa qualità, come minaccia alla stessa istruzione della donna, in quanto l'introduzione della formazione femminile dovrà ancora avvenire, sia nel campo delle Pari Opportunità, che nella piena occupazione. È evidente, infatti, come gli stereotipi di genere e la sottorappresentazione femminile in alcuni sottocampi scientifici, tecnologici, formativi e lavorativi, persistano ancora fortemente rispetto quelli maschili. Da ciò si deduce l'insufficienza della ricerca tecnologica e scientifica nello sviluppo e nel dislocamento delle esigenze femminili.

6. La Commissione esorterà i governi, gli enti di competenza delle Nazioni Unite, le organizzazioni internazionali e regionali, la società civile, nonché le fondazioni istituzionali per la ricerca scientifica e la formazione, il settore privato, le organizzazioni lavorative, i sindacati, gli enti professionali e le organizzazioni non-governative a seguire le azioni sotto riportate

:Programmi e consolidamento delle politiche nazionali

a) Migliorare la raccolta, la compilazione dei dati disaggregati per sesso ed età, riguardanti l'educazione, la formazione e l'impiego, in particolare sul lavoro scientifico e tecnologico, per mettere a punto programmi specifici.

b) Migliorare il monitoraggio e la valutazione delle politiche dei programmi esistenti, atti a promuovere l'uguaglianza di genere nell'educazione e nella formazione, così come nella scienza, nella tecnologia e nell'introduzione al lavoro, ai fini di valutarne l'efficacia e migliorare le politiche ed i programmi futuri.

c) Aumentare l'investimento pubblico e privato nella formazione dell'introduzione al lavoro femminile qualitativo.

d) Diffondere l'uso del bilancio di genere per assicurare uguale beneficio ad entrambi i sessi, tramite le risorse pubbliche ed in più, contribuire all'empowerment femminile.

Consolidamento della sensibilità di genere, qualità dell'educazione e della formazione, con particolare riguardo al campo della scienza e della tecnologia.

e) Migliorare le condizioni di apprendimento, i metodi di insegnamento ed i corsi di studio, cosicché donne e bambine ricevano una formazione di qualità, derivante dall'acquisizione di tecniche letterarie e matematiche, nonché dalla conoscenza commerciale.

f) Fornire ad editori e scrittori linee guida per la redazione dei materiali educativi e destinati ai consumatori affinché non ritraggano gli uomini e le donne in modo stereotipato, in particolar modo nell'ambito delle materie scientifiche e tecnologiche.

g) Incentivare una sperimentazione scientifica e tecnologica di tipo pragmatico, evidenziandone un'ampia applicazione in campo sociale della scienza e della tecnologia, proporre ai bambini ed alle bambine nel corso di studi modelli positivi del ruolo femminile nei suddetti settori, per combattere lo stereotipo di genere e rendere scienza e tecnologia più attraenti allo sguardo femminile.

h) Ampliare e rinforzare la formazione dell'insegnante per incrementare la qualità dell'istruzione e focalizzare l'attenzione sulla questione legata all'uguaglianza di genere e combatterne gli stereotipi.

Supportare il passaggio dalla formazione all'impiego professionale.

i) Aumentare le opportunità formative ed istruttive a donne e uomini, allineati ai rapidi cambiamenti del mercato del lavoro (particolarmente nell'ambito di lavori non-tradizionali), rendendoli consapevoli di tali opportunità e della propria idoneità, soprattutto nell'ambito familiare, tra gli insegnanti ed i consulenti.

j) Espandere i servizi a supporto di chi cerca lavoro ed includere la disponibilità lavorativa nel proprio percorso di studi, per l'istruzione secondaria e superiore,ma anche per la formazione professionale, così da facilitare il passaggio dalla scuola al lavoro e rientrare nel mercato del lavoro.

k) Riconoscere formalmente il primo apprendimento della donna, derivato dal lavoro non retribuito o informale, per facilitare l'introduzione alla formazione delle opportunità lavorative, fattispecie per le donne che hanno interrotto il proprio corso di studi o il proprio lavoro.

Conservazione crescente e progresso della donna nel lavoro scientifico e tecnologico

l) Stabilire dei criteri di reclutamento e promozione nei settori della scienza e della tecnologia, con personale selezionato ad hoc,operatori di risorse umane e supervisori, per affrontare le problematiche legate all'uguaglianza, in ordine di incrementare la trasparenza e l'imparzialità, prevenendo discriminazioni dirette o indirette alle donne.

m) Sviluppare reti di lavoro e programmi di mentoring, per rompere l'isolamento della donna nel settore terziario e migliorarne la conservazione negli ambiti scientifici e tecnologici.

n) Incoraggiare impiegati e finanziare a stabilire delle politiche di lavoro flessibile per entrambi i sessi, come, per esempio, la sovvenzione per le ricercatrici incinte, il pagamento della maternità e/o della paternità, congedo parentale, servizi d'assistenza, così da incrementare il mantenimento ed il progresso femminile.

o) Assicurarsi che la scienza, la tecnologia e le politiche d'innovazione tengano conto delle costrizioni specifiche delle imprenditrici e facilitare loro l'ingresso grazie al merito, all'istruzione, alla formazione, ai servizi a supporto delle imprese.

p) Stabilire dei target di tempo - limite per ottenere la parità nei processi decisionali all'interno delle istituzioni tecnologiche e scientifiche, così come le accademie di scienza, gli istituti di finanziamento, l'università pubblica e privata, per assicurare la partecipazione della donna nello sviluppare le questioni all'ordine del giorno e plasmare la ricerca.

Rendere scienza e tecnologia reattive alle esigenze della donna

q) Incentivare l'uso dell'analisi di genere nella ricerca e nello sviluppo, per aumentare la rilevanza di nuovi prodotti e di una nuova conoscenza per tutti e due i sessi.

r) Integrare la prospettiva di genere nel percorso scientifico e tecnologico del settore terziario, con un apprendimento costante, atto a fornire a scienziati, ingegneri e tutto il personale coinvolto nella ricerca e nello sviluppo, le tecniche adeguate per intraprendere al meglio il lavoro d'analisi sul genere.

s) Promuovere un approccio orientato allo sviluppo tecnologico ed alla sua distribuzione per assicurarsi che le esigenze della donna e le sue priorità siano adeguatamente considerate e per aumentare l'uso di nuove tecnologie tra le donne.

t) Riconoscere, supportare, promuovere e proteggere sia la tradizione che l'innovazione femminile, per valorizzare il potenziale delle donne di campagna o delle indigene e contribuire alla produttività scientifica e tecnologica.

u) Utilizzare in pieno il potenziale della scienza e della tecnologia per migliorare le infrastrutture nell'ambito dell'energia, dei trasporti, dell'igiene, dell'informazione e della comunicazione, con particolare attenzione alle condizioni di vita delle donne povere.

v) Attuare campagne di comunicazione sul territorio ed estendere alla donna l'uso dei mezzi di comunicazione per migliorare l'accesso alle informazioni, alle vecchie e alle nuove tecnologie, soprattutto nelle aree più remote e rurali.