Il velo dell'indifferenza
è stato infranto
Alla Manifestazione Nazionale
di Amantea del 24 ottobre eravamo in tanti a dire basta ai veleni,
forse 30.000, 35.000 secondo stime ottimiste, 20.000 per la Questura.
Nei giorni che hanno preceduto la manifestazione avevamo capito
che il clima era cambiato. C'era un'attenzione ed una partecipazione
tutta nuova intorno ai lavori degli organizzatori. Le adesioni sul
sito del Comitato civico Natale De Grazia crescevano di giorno in
giorno: associazioni, ambientalisti, movimenti, comitati, circoli,
sindacati, singoli cittadini, scuole, comuni, istituzioni.
Non era mai accaduto prima
che ad una manifestazione arrivassero così tante adesioni
e così diverse tra loro: dai movimenti alle istituzioni,
dai sindacati alle associazioni degli industriali, dai cittadini
alle organizzazioni di partito, dagli studenti agli insegnanti,
dai pescatori agli operatori turistici.
In tutto 325 adesioni al 22 ottobre, ma il flusso si allarga su
internet e nei discorsi tra le persone interessate a mantenere viva
lattenzione sul dopo manifestazione. Al di là degli
schieramenti tradizionali qualcosa di diverso ha scosso le coscienze:
forse abbiamo capito, finalmente, che cè a disposizione
una sola terra, un solo mare e che questi sono stati fortemente
compromessi dalle ecomafie, dal malaffare, dalla politica corrotta.
Non c'è più tempo per tergiversare, per fare distinguo,
per vedere meglio cosa fare, per cercare di intervenire, forse,
fra tre mesi, magari fra tre anni. Il problema non è più
rinviabile, i governi non lo hanno ancora capito, ma i cittadini
sì. uesta volta lo hanno capito per primi i cittadini calabresi,
anche se in Campania il punto di non ritorno è già
stato sfiorato, ma non è tempo di fare graduatorie delle
coscienze, è tempo di partire da noi dalla nostra realtà
calabrese per aprire il problema a livello nazionale, allarea
del Mediterraneo, allEuropa, al mondo. Perché i cittadini
del mondo, ciascuno a partire dal proprio territorio, si interroghino
su come vengono smaltiti i rifiuti radioattivi, i rifiuti tossici,
i rifiuti.
Se è vero che la mafia è diventata unorganizzazione
raffinata che agisce a livello internazionale muovendosi con disinvoltura
sui mercati finanziari, sui traffici di droga, di armi, di esseri
umani e in tutti i settori dove si fanno affari, è da considerare
che lo smaltimento dei rifiuti sia diventato un business rilevante.
Lelevato costo dello smaltimento dei rifiuti tossici - se
effettuato adeguatamente ed in maniera regolare contribuisce
ad innalzare i budget, ma i costi realmente sostenuti dalle ecomafie,
quando i rifiuti vengono smaltiti illecitamente, precipitano
vertiginosamente ed è questo il grande affare.
Queste dinamiche, per certi versi complesse, si sono svelate ai
cittadini calabresi che sembrano averne compreso la loro elementare
ed essenziale pericolosità che mette in discussione la loro
stessa esistenza. Lo hanno capito le mamme di Crotone che hanno
mandato i loro bambini nelle scuole costruite, a loro insaputa,
con i rifiuti tossici della Pertusola. Una di loro era alla manifestazione
ed urlava al microfono il suo dolore. Lo hanno capito le famiglie
degli operai della Marlane, azienda che per anni ha interrato i
rifiuti tossici sui terreni intorno alla fabbrica e nel paese di
Praia a mare. Lo hanno capito i pescatori di Cetraro che riescono
a vendere il loro pesce ormai solo alla ndrangheta, a quelle
famiglie che con questo gesto di comprare le loro cassette di pesce
vogliono dimostrare che non è vero niente, che è tutta
una montatura, una bufala, come si dice. Ma la verità è
venuta a galla. Così come la Jolly Rosso, nonostante il peso
del suo carico di veleni e lacqua imbarcata, si è rialzata,
ha galleggiato un po e, poi, si è spiaggiata ad Amantea,
così la verità è emersa in tutta la sua drammaticità
ed irreversibilità: le politiche del malaffare, le mafie
non sono più sostenibili, ci uccidono a volte lentamente
con malattie e tumori, a volte rapidamente come nel caso del capitano
Natale De Grazia, Ilaria Alpi e Miran Hrovatin che indagavano sulle
navi dei veleni. Non si torna più indietro, quando si uccide
il territorio, il mare, le persone oneste.
La raccolta delle firme per la petizione per il recupero immediato
dei rifiuti tossici era stata particolarmente indicativa delle emozioni
provate dai calabresi. I banchetti presi letteralmente d'assalto
da cittadini decisi a fare qualcosa per affrontare adeguatamente
la questione delle navi dei veleni e di quelli interrati illegalmente,
ha dato la misura di come il problema sia sentito. I cittadini hanno
firmato convinti senza alcuna esitazione, hanno colto loccasione
per commentare insieme gli eventi e per suggerire iniziative adeguate
da intraprendere nei prossimi giorni.
E necessario partire da qui, da questa indignazione che vuole
trasformarsi in azione, da questa cittadinanza attiva, per avviare
un lungo percorso che cambi profondamente il governo dei nostri
territori e il modo stesso di concepire il nostro stare al mondo.
E necessario, quindi, chiedere con forza - come sostiene il
Comitato civico Natale De Grazia - che il governo italiano e lUnione
Europea: intervengano immediatamente per la bonifica della vallata
del fiume Oliva, dove sono state interrate scorie tossiche e radioattive;
recuperino tutti i fusti che si trovano nella nave affondata a Cetraro;
vengano individuati e bonificati gli altri siti inquinati gravemente,
forse 300, come quello di Crotone, Praia a Mare, Cassano, Metramo,
Aspromonte, ecc.; sia effettuata lanalisi epidemiologica sui
territori inquinati per conoscere gli effetti dei materiali ritrovati
sulla salute degli abitanti insediati in quelle aree; sia decretato
lo stato di emergenza e vengano reperite le somme necessarie per
gli interventi immediati; venga costituita immediatamente una Commissione
straordinaria per lemergenza Calabria che operi di concerto
con la Commissione competente dellUE. Resta chiaro che i cittadini
non accetteranno ritardi, omissioni, disinformazioni e depistaggi
già avvenuti nel passato ed ancora oggi in atto.
Prossime tappe: Cetraro,
Roma, ovunque si renderà necessario.
Nadia Gambilongo
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FORUM DELLE ASSOCIAZIONI MOVIMENTI
E COMITATI
LAMEZIA TERME - DOMENICA 6 DICEMBRE 2009
A seguito della grande manifestazione del 24 ottobre ad Amantea,
che ha visto la partecipazione di oltre 30 mila persone giunte da
tutta la Calabria, per i movimenti della Calabria si è posta
la necessità di coordinare meglio le proprie forze e risorse
sparse su tutto il territorio per cercare di dare un'unica identità.
Vogliamo promuovere una mobilitazione generale ed avviare una discussione
permanente, che coinvolga tutti i movimenti presenti nella nostra
regione, puntando a sollevare le problematiche legate alla tutela
dell'ambiente nella regione Calabria (bonifiche, difesa delle risorse
comuni, ciclo dei rifiuti, aggressione delle coste, etc.), per chiedere
la tutela di tutti i beni comuni, dall'acqua, alla salute, alla
cultura, al lavoro, all'ambiente.
Ad Amantea, il 24 ottobre scorso, le Associazioni, i Comitati ed
i Movimenti di tutta la Calabria, hanno tracciato un percorso lineare
e coeso, che parte da semplici e chiare richieste rispetto alla
tutela della salute ed il recupero ambientale del territorio di
tutta la regione Calabria. Ed in particolare:
- la bonifica immediata,
in tempi certi e con procedure trasparenti, di tutti i siti inquinati
sino ad oggi individuati in Calabria;
- il monitoraggio ambientale
permanente di terra, aria e acqua, partendo da uno studio epidemiologico
e tossicologico da effettuarsi su tutta la popolazione residente
in prossimità dei siti inquinati, ma anche nelle aree dove
sussistono ragionevoli dubbi tuttora di contaminazione e/o inquinamento
in Calabria;
- verità e certezza
su responsabilità civili, penali e politiche di chi, negli
anni ha inquinato, lucrato e permesso lo sfruttamento indiscriminato
e senza scrupoli del territorio calabrese;
- la moratoria sui rifiuti
affinché si realizzi un nuovo Piano di smaltimento basato
sulla riduzione dei rifiuti prodotti e sulla reale raccolta differenziata
spinta, evitando così che si realizzino nuove discariche,
inceneritori o altre opere invasive sul territorio regionale;
- la moratoria sulla costruzione
del Ponte sullo Stretto di Messina e su tutte quelle opere di cementificazione
selvaggia delle coste e del paesaggio calabrese;
- impedire lo sfruttamento
energetico intensivo e non eco-compatibile del territorio di tutta
la Calabria;
- la difesa dell'acqua
come bene comune, attraverso il riconoscimento negli ambiti comunali,
provinciali e regionale del diritto umano all'acqua e del servizio
idrico integrato con un servizio pubblico locale privo di rilevanza
economica
- innalzare il livello
d'attenzione per prevenire infiltrazioni ed appetiti mafiosi troppo
spesso presenti nella realizzazione di opere pubbliche, nella gestione
del ciclo dei rifiuti ed, in generale, nell'intera economia calabrese.
Di fronte a queste richieste
e di fronte ai tanti disastri ecologici accertati, ed a quanti altri
ve ne sono nella nostra terra e nei nostri mari, finora le istituzioni
non si sono mosse per come avrebbero dovuto e soprattutto per tutelare
gli interessi dell'intera popolazione.
La lentezza delle iniziative governative, rispetto alle bonifiche
da effettuare sui tanti siti contaminati dei nostri territori e
all'avvio di una campagna organica di ricerca di tutte le navi dei
veleni inabissati nei nostri mari, incomincia a preoccupare ed a
far sospettare tentativi di depistaggi programmati e di disinformazione.
A risolvere i problemi connessi a questo quadro allarmante fatto
da disastri ecologici ed ambientali diffusi su tutto il territorio
regionale non può bastare la buona volontà e l'attivismo
di un singolo Procuratore della Repubblica o di un assessore regionale,
spesso lasciati senza risorse e mezzi.
Non chiediamo rassicurazioni, ma verità provate e dimostrabili,
senza alcun elemento di incertezza, soprattutto a noi tutti che
siamo i primi soggetti colpiti da questa catena di episodi inquietanti.
Crediamo sia indispensabile, per rendere sostenibile il futuro della
nostra regione, essere riconosciuti quale parte attiva entrando
nel processo di programmazione e di gestione del ciclo dei rifiuti,
dell'energia, dell'acqua, dell'urbanistica e delle problematiche
legate alla tutela dell'ambiente e del territorio.
Da qui, dunque, l'idea di costruire un forum di discussione, un
luogo fisico dove uomini e donne, soggetti collettivi, associazioni
e movimenti di questa regione, possano confrontarsi, dialogare e
proporre iniziative concrete per un'azione più incisiva e
risolutrice dei problemi.
Dobbiamo discutere e tracciare un percorso, il più unitario
possibile, teso a denunciare la crisi ambientale e sanitaria procurata
dalla nociva gestione del ciclo dei rifiuti, dalle attuali forme
di produzione dell'energia basate quasi esclusivamente su processi
di combustione e da una miope politica che punta a realizzare infrastrutture
faraoniche dimenticando le reali esigenze dei territori. Viceversa
occorre favorire uno sviluppo vero della Calabria che crei nuove
possibilità occupazionali, che rispetti e recuperi il nostro
territorio, che migliori le condizioni di vita dei calabresi, che
difendi l'ambiente e la salute dei cittadini e che tuteli i Beni
Comuni e gli interessi concreti delle nostre comunità.
Il Forum punterà, dunque, ad approfondire le tante emergenze
ambientali della nostra regione ed a proporre soluzioni condivise.
Proprio a questo fine e per facilitare la partecipazione di tutti
ma soprattutto per giungere a conclusioni propositive e concrete,
il Forum si strutturerà in quattro gruppi di lavoro, che
affronteranno le principali vertenze ambientali. Ed in particolare:
1) Acqua e beni comuni
In questo gruppo di lavoro si approfondirà la discussione
sulla tutela dei beni comuni in Calabria ed in particolare lo sfruttamento
economico delle risorse idriche della regione.
2) Navi dei veleni e rifiuti tossici
In questo gruppo di lavoro si approfondirà la discussione
sulle problematiche legate allo smaltimento illegale dei rifiuti
tossici in Calabria (Navi dei veleni, scorie nucleari, scorie industriali
"Marlane", il caso Crotone, Cerchiara, Sibari, Cassano
Ionio, Amantea - valle del fiume Oliva, Cetraro,etc.)
3) Ponte e infrastrutture
In questo gruppo di lavoro si approfondirà la discussione
sulla situazione relativa al progetto di costruzione del ponte sullo
Stretto e su tutti gli altri progetti di opere faraoniche, speculative
ed aggressive del territorio che proliferano nella regione Calabria.
In questo gruppo di lavoro si coordineranno, anche, tutte le azioni
legate alla manifestazione del 19 dicembre a Villa San Giovanni
contro il ponte sullo Stretto.
4) Ciclo dei rifiuti ed energie
In questo gruppo di lavoro si approfondirà la discussione
sul ciclo dello smaltimento dei rifiuti in Calabria (Commissariamento,
piano regionale, società miste, discariche, inceneritori
ed impianti di smaltimento) e sullo sfruttamento energetico intensivo
del territorio.
La discussione nei gruppi di
lavoro sarà la base su cui costruire le decisioni da prendere
in assemblea plenaria e che riguarderanno anche le prossime iniziative
da avviare in Calabria.
I lavori del Forum punteranno soprattutto a:
1) Preparare un LIBRO BIANCO sull'emergenze ambientali della Calabria.
A questo scopo sarà necessario che tutti i partecipanti realizzino
una descrizione dettagliata dei problemi ambientali dei propri territori.
2) Organizzare al meglio la partecipazione e lo svolgimento della
manifestazione del 19 dicembre a Villa San Giovanni contro il ponte
sullo Stretto.
3) Avviare una discussione su come costruire una vertenza ambientale
che investa tutta la Calabria
4) Decidere la denominazione che accomuni le rivendicazioni e le
proposte dei comitati e delle associazioni calabresi partecipanti
al Forum.
DOMENICA 06 DICEMBRE - LAMEZIA TERME
Ore 9:00 Registrazione partecipanti
Ore 9:30 Apertura dei
lavori dell'Assemblea Plenaria e presentazione delle iniziative
da intraprendere, lettura del documento base e composizione dei
gruppi di lavoro
Ore 10:30 Avvio dell'attività
dei gruppi di lavoro
Ore 13:00 Pausa pranzo
(colazione a sacco a carico dei partecipanti)
Ore 14:00 Ripresa dei
lavori in Assemblea Plenaria
Ore 15:00 Fine dell'attività
dei gruppi di lavoro
Ore 15.30 Dibattito in
Assemblea Plenaria sul lavoro dei gruppi di lavoro - Proposte e
deliberazioni finali
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Sabato
17 ottobre a Cosenza in Piazza XI Settembre dalle ore 10.00 alle
ore 20.00 sarà allestito
un punto informativo sulla
Manifestazione Nazionale del 24 ottobre che si terrà
ad Amantea.
L'associazione
MEDiterranean MEDIA, Lega Ambiente,
Volontà Solidale - Centro Servizi
per il Volontariato della Provincia di Cosenza,
Comitato
civico Natale De Grazia
singoli volontari e cittadini saranno a disposizione
per fornire informazioni sulle motivazioni della manifestazione,
per distribuire materiale informativo, per firmare la petizione,
per la raccolta delle adesioni, nonchè per fornire dettagli
organizzativi sulla partecipazione.
Per dire basta ai veleni, per una presa
in carico del nostro territorio e del mare che lo lambisce,
per chiedere un intervento immediato affinché vengano
bonificati i siti interessati da rifiuti tossici. A partire da Praia
a Mare dove sono stati interrati i rifiuti tossici della Marlane,
scendendo per Cetraro dove è stata affondata la nave Cunsky
ed Amantea dove si è arenata la Jolly Rosso con i loro carichi
di veleni, per poi scendere giù fino a Capo Spartivento e
risalire la costa fino a Crotone dove sono state costruite scuole,
abitazioni con materiali tossici provenienti dalla Pertusola e poi
all'interno fiumi e valli da bonificare. Nella valle del fiume Oliva
è stata accertata la presenza di un fortissimo tasso di radioattività.
E'
necessario intervenire subito ed in maniera adeguata per
bonificare questi siti ed effettuare altre ricerche nel territorio
e nell'area del Mediterraneo.
Affinché il lavoro, l'impegno di Natale
De Grazia, di Ilaria
Alpi e Miran Hrovatin
nella
ricerca dei responsabili di tanti disastri non sia stato vano,
costruiamo insieme una cittadinanza attiva che presidii e protegga
i nostri territori,
il
nostro mare.
Prendiamo coscienza
dei danni arrecati alla natura dalla ndrangheta,
dal malaffare, dalla corruzione
sveliamo la realtà
esistono veli che sono peggiori di un burka
sono i veli tessuti dallindifferenza
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Nessuno
ci deve più imbrogliare!
BASTA VELENI
DA AMANTEA UNA SOLE VOCE:
"Riprendiamoci la Vita, Vogliamo una Calabria Pulita!"
Nella valle del fiume Oliva è stata accertata la presenza di
un fortissimo tasso di radioattività; lo confermano i rilievi
effettuati dall'Arpacal per conto della Procura di Paola, dai tecnici
del Ministero dell'ambiente e dai Carabinieri del NOE.
Al largo di Cetraro è stata accertata la presenza di una nave
affondata con tutto il suo carico di veleni, quasi certamente scorie
tossiche e nucleari trasportate dalla Motonave Cunski, affondata dalla
'ndrangheta per conto di bande assassine e di chissà quali "servizi"
nazionali ed internazionali.
A Crotone le scuole, i piazzali, le abitazioni sono inquinate da materiale
tossici che stanno avvelenando giorno dopo giorno principalmente i bambini.
Questo materiale tossico proviene dalla Pertusola, fabbrica dimessa
e mai bonificata, da dove sono partite le 35 mila tonnellate di ferriti
di zinco ancora sepolti nella sibaritide.
A Praia a Mare e nella fabbrica della morte Marlane sono state accertate
40 morti per tumore ed altri 40 colpiti da varie forme tumorali, mentre
attorno alla fabbrica,
al centro del paese, sono stati scoperti rifiuti tossici sotterrati.
Di fronte a questi disastri ecologici accertati, ed a quanti altri ve
ne sono nella nostra terra e nei nostri mari, finora il governo nazionale
non si è mosso per come avrebbe dovuto fare convocandosi in forma
straordinaria ed urgente e stanziando i fondi necessari.
La lentezza delle iniziative governative incomincia a preoccupare ed
a far sospettare tentativi di depistaggi programmati e di disinformazione,
come è già avvenuto sulla vicenda della Jolly Rosso.
A risolvere i problemi connessi a questo disastro ecologico ed ambientale
non possono bastare la buona volontà e l'attivismo di un Procuratore
della Repubblica e di un assessore regionale.
Non chiediamo rassicurazioni ma verità provate e dimostrate a
tutti noi che siamo
i cittadini interessati colpiti da questa immane tragedia.
Non ci basta che venga misurata la radioattività presente ad
Oliva ma vogliamo che vengano scoperti e portati alla luce tutti i materiali
inquinanti sepolti in quella valle dell'inferno.
Non ci basta qualche prelievo fatto da una nave "ministeriale"
al largo di Cetraro ma vogliamo che i fusti sepolti a 480 metri di profondità
vengano tutti recuperati ed analizzati.
Vogliamo che vengano ricercate anche le altre "navi a perdere"
affondate nei nostri mari
con i loro carichi mortali.
Vogliamo che si faccia presto perché la nostra salute è
ad alto rischio e sull'economia
vi saranno ricadute negative pesantissime.
La mobilitazione della popolazione deve essere massima, continua e forte.
Le istituzioni locali e regionali , i politici tutti, che fino a ieri
hanno fatto finta di non sapere cosa vi fosse nel fiume Oliva, a Cetraro,
a Praia a Mare, oggi devono fare la loro parte e seguire tutti i percorsi
necessari a tenere alta la mobilitazione, compreso il compimento di
atti eclatanti e formalmente poco ortodossi.
I sindaci in particolare devono vigilare uniti contro ogni tentativo
di sottostimare il pericolo e di rabbonire le popolazioni senza ragion
veduta.
Per tutto questo le associazioni ambientaliste, i sindacati , i comitati
di base indicono per
SABATO 24 OTTOBRE UNA MANIFESTAZIONE NAZIONALE
AD AMANTEA (CS)
Con Raduno dalle ore 9,00 sul Piazzale Eroi del Mare
Sul lungomare "Natale De Grazia" di Amantea
Per chiedere al governo, alla regione, a tutti gli enti preposti che:
venga dichiarato
dal governo lo stato d'emergenza in tutto il territorio costiero che
va da Maratea ad Amantea e nei siti contaminati come Crotone e la sibaritide
che vengano indennizzati tutti i pescatori della costa e i contadini
della valle dell'Olivo e tutte quelle categorie che vivono di turismo
che venga effettuata un analisi epidemiologica in tutta la costa tirrenica
e in tutta la regione venga istituito e reso pubblico il registro dei
tumori
che vengano dati mezzi e risorse alla regione Calabria perchè
immediatamente vengano recuperate la nave Cunsky davanti Cetraro e la
Yvonne davanti Maratea insieme al loro carico radioattivo e tossico
che venga bonificata tutta la valle dell'Olivo nei luoghi indicati e
conosciuti dove risultano sepolti i rifiuti
che vengano bonificati tutti i luoghi inquinati come il Fiume Oliva,
Crotone, la sibaritide, Praia a Mare,
che venga riaperta l'inchiesta sulla Jolly Rosso e vengano perseguiti
i responsabili del tentato affondamento e si scoprano i responsabili
del seppellimento dei rifiuti, delle ditte che vi hanno lavorato, di
coloro che hanno depistato più volte l'inchiesta
Che venga aperta un'inchiesta per fare chiarezza sulla morte sospetta
del capitano Natale De Grazia
che vengano ripresi i processi riguardanti i disastri ambientali giacenti
nelle varie procure calabresi.
ORGANIZZANO:
Comitato Civico Natale De Grazia, Movimento ambientalista del Tirreno,
Forum Ambientalista, CIGL nazionale, CISL E UIL CALABRIA , WWF nazionale,
RDB Unicobas nazionale, Rosso Cetraro, Legambiente Nazionale,Valle Oliva-Terre
a perdere, Ammazzateci Tutti movimento antimafia, Beni Comuni Cosenza.
ADESIONI:
Greenpace, Italia Nostra, Collettivo Unical Filol8, Ass. Isca Hotels,
Confindustria settore Turismo, Confindustria, Coldiretti, Ass. Confronti,
Ass. Aquilone, RDB Nazionale, ARCI Coreca, Federconsumatori, Non spegniamo
la luce, Confederazione Cobas, Officina Creativa, Associazione Posidonia,
Calabria Europea, Medicina Democratica,Il Manifesto, Ass. Fata Morgana,
Donne ecologiste e meridiane, medicina Democratica, Ass. Klipper, Belvedere
Giovani, C.s.o.a. "A.Cartella", TerritoRioT, g.a.s. Felce
& Mirtillo, Collettivo UniRC, Blog Aiello Calabro e dintorni, Casa
della legalità Lamezia T., Il Quotidiano della Basilicata, Ass.
Altra Lamezia, circolo culturale Rua sao joao e Algo mas, Collettivo
studenti in lotta Lamezia, Movimento Amo Lamezia, Rete No-Ponte, partiti
politici, Parlamentari, Comuni e altre Istituzioni.
PER ADESIONI ED INFORMAZIONI TELEFONARE PRESSO
LA CAMERA DEL LAVORO CGIL Amantea
Tel. Fax: 0982.424788 Tel.: 0982.427954
Oppure scrivere a manifestazione@comitatodegrazia.org
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