A cura di Liana Borghi

Traduzione di Maurizio Morganti

pp. 300 lire 45.000 / euro 23,24

Donna J. Haraway insegna Teoria femminista e Cultura e storia della scienza e della tecnologia nel dipartimento di Storia della coscienza all’università di Santa Cruz. Militando per i diritti civili e contro la guerra in Vietnam, ha orientato la sua ricerca sui risvolti politici della militarizzazione della scienza durante e dopo la seconda guerra mondiale. Ha scritto, tra gli altri libri, Primate Visions: Gender, Race and Nature in the World of Modern Science, un testo sulla primatologia. Tra gli altri scritti è da segnalare Simians, Cyborgs and Women: the Reinvention of Nature, parzialmente tradotto da Feltrinelli, sempre nella collana "InterZone", con il titolo Manifesto Cyborg.

Un altro importante testo di filosofia della scienza della più importante epistemologia contemporanea, che svela le conseguenze ideologiche racchiuse nell’evoluzione futura della tecnoscienza.

In questo libro Donna J. Haraway esplora la tecnoscienza contemporanea: le storie e i sogni, i fatti e le delusioni, le istituzioni, l’uso politico e, infine, i progressi scientifici veri e propri. La vita nel dominio della tecnoscienza ci richiama a una responsabilità concreta e complessa. Gli attori sono molti, e non tutti sono umani. Il nostro è un orizzonte fatto di cyborg in cui si sviluppano forme di vita brevettate, rappresentazioni mediate dallo strumento computer, tecnologie di riproduzione, ingegneria genetica, ricerca nucleare. Ma i temi "nobili" della riflessione fine a se stessa, del genere e della razza, della distribuzione ineguale delle conoscenze e della giustizia rimangono sempre al palo.