Isabel Allende

AFRODITA

Ricette, racconti e altri afrodisiaci

Traduzione di Simona Geraldi e Elena Liverani

"Fuori Collana"/Feltrinelli

pp. 328 lire 32.000

 

L’autrice

Isabel Allende è nata a Lima nel 1942, ma è vissuta in Cile fino al 1973 lavorando come giornalista. Dopo il golpe di Pinochet si è stabilita in Venezuela e, successivamente, negli Stati Uniti. Con il suo primo romanzo La casa degli spiriti (1982, Feltrinelli 1983), si è subito affermata come una delle voci più importanti della narrativa contemporanea. Con Feltrinelli ha inoltre pubblicato: D’amore e ombra (1985), Eva Luna (1989), Eva Luna racconta (1990), Il piano infinito (1992), e Paula (1995). Nel 1997 è uscito nell’"Universale Economica" Per Paula. Lettere dal mondo che contiene le lettere che Isabel Allende ha ricevuto dopo la pubblicazione di Paula.

In breve

Una Isabel Allende allegra e giocosa alle prese con il mondo della cucina, tempio del piacere dei sensi e anticamera del "piacere dei piaceri". Un patrimonio di ricette "rubate" alla madre, condite con le spezie dell’ironia. Un invito alla gioia dietro il grembiule, un trampolino per la fantasia, un gioco per nutrirsi e inebriarsi senza prendersi troppo sul serio.

Il libro

Passeggiando per i giardini della memoria, tra gli spiriti del passato e quelli del futuro, Isabel Allende scopre che i suoi ricordi sono indissolubilmente legati ai sensi. E che il piacere dell’amore e quello della cucina, amici inseparabili, accompagnano la sua vita e la sua arte, le sue storie e i suoi desideri. I legami tra erotismo e gastronomia colorano le sue riflessioni, guarniscono le sue leggende familiari, insaporiscono i suoi incontri. E anche i nostri. Riunendo intorno a sé la madre, Panchita Llona, cuoca eccezionale, l’amico disegnatore Robert Shekter e il suo agente letterario Carmen Balcells, decide allora di mescolare racconti e ricette per dividere con il lettore i segreti della sua cucina e della sua intimità. Incurante dei rigidi confini che separano i generi letterari, l’Allende si aggira scanzonata e pungente tra facezie e tabù sessuali, strizzando l’occhio con piccante leggerezza a usi amorosi e racconti afrodisiaci. Il tutto servito con tanti disegni, un pizzico di divertita misura e una spruzzata di delicata autoironia.

Le ricette "rubate" alla madre fanno di Afrodita anche una gioiosa celebrazione della genealogia femminile: la madre non si limita a dare corpo, a dare alla luce, ma trasmette alla figlia i sapori della vita e i saperi del piacere.

Le ricette sono semplici ed efficaci anche per chi, dietro ai fornelli, non si sente a casa. La magia della narrazione è quella di sempre. E con questa nuova avventura, Isabel Allende torna a stupirci. Torna a dirci che la vita mette a nostra disposizione sapori e amori gustosi, prelibati, divertenti. A noi il compito di assagiare.