Forum Associazione Donne Giuriste
Il Forum Associazione Donne Giuriste opera su tutto il territorio nazionale, affermando sia la centralità del soggetto donna nella società, che il suo diritto all'autodeterminazione.
L'Associazione è stata costituita nel 1994 da un gruppo di avvocate per sviluppare una cultura giuridica e una giurisprudenza al femminile.
Il Forum afferma l'esistenza del diritto di genere e del diritto sessuato attraverso lo studio, la ricerca e l'elaborazione del diritto di famiglia, anche in rapporto alle legislazioni degli altri Paesi.
La ricerca, lo studio, l'informazione e l'elaborazione sul rapporto donna-giustizia e sulla posizione della donna nella legislazione italiana e straniera è l'apporto quotidiano che le avvocate portano al Forum.
Insieme promuovono iniziative, convegni, seminari , incontri e servizi a favore delle donne, congiuntamente alla creazione di un osservatorio permanente sulla legislazione e la giurisprudenza in relazione al diritto di famiglia ed ai diritti delle.
Con riunioni periodiche, scambi di opinioni sulle ultime sentenze e sui casi più complessi, oltre a collaborazione nella difesa giudiziaria laddove se ne presenti la necessità, creano una rete di sapere giuridico che si incentra sulla difesa della donna in ambito giudiziario.
Insieme scelgono i temi sui quali confrontarsi ed approfondire la ricerca; producono elaborazioni sempre più di rilievo e raffinate.
Il Forum è un laboratorio nel quale le partecipanti - socie arricchiscono il proprio sapere con il confronto e lo studio.
L'importanza del Forum Associazione Donne Giuriste è evidente sia per le socie che nel confronto e nello stimolo della ricerca approfondiscono il proprio sapere giuridico, sia per la cultura giuridica di genere che nell'associazione trova strumenti di conoscenza più elevati, ma pure per tutte quelle avvocate che si rapportano con l'associazione pur non facendone parte.
Infatti nel momento in cui la ricerca si completa, viene portata all'esterno, attraverso convegni - seminari - pubblicazioni, ai quali tutti gli specialisti del settore possono partecipare.
Gli incontri aperti a tutti, ovvero convegni, sono stati numerosi, fino a costituire un laboratorio giuridico itinerante.
I più significativi sono:
Rimini 22 - 23 - 24 Novembre 1991
"Aspetti economici, sostanziali e processuali nella separazione e nel divorzio"
Bologna 28 e 29 Gennaio 1994
"L'affidamento nella separazione e nel divorzio e nella genitorialità naturale"
Modena 9 Giugno 1995
"Le diversefi,gure professionali nel giudizio di separazione"
Roma 28 e 29 Febbraio 1996
"Famiglia e giustizia tra pubblico e privato"
Bologna 8 Febbraio 1997
" Travolti da una insolita notizia: lafamiglia tra mass media e giurisprudenza"
Modena 21 Febbraio 1998
"I processi di separazione e divorzio dopo la legge n. 353/90"
Reggio Emilia 4 - 5 Dicembre 1998
"La separazione può attendere la prassi tra cause legislative ed esigenze di giustizia"
Modica 23 Ottobre 1999
"Minore in - giustizia"
Sono stati pubblicati gli atti del Convegno di Rimini del 1991 riguardante gli "Aspetti economici, sostanziali e processuali nella separazione e nel divorzio "; gli atti del Seminario di Bologna del 1994 su "L'affidamento nella separazione e nel divorzio e nella genitorialità naturale"; gli atti del Convegno di Bologna del 1997 "Travolti da una insolita notizia: la famiglia tra mass media e giurisprudenza"
Nel dicembre 1998 è stato presentato all'inaugurazione del laboratorio giuridico i
Panciroli dell'Università di Reggio Emilla - Modena il volume "I processi di separazione e divorzio dopo la legge n. 353/90 " a cura dell'Associazione Forum Donne Giuriste.
Trattasi della pubblicazione degli Atti del convegno tenuto a Modena il 21.2.1998: questo volume risulta essere molto interessante perché divenuto manuale di consultazione pratica nel processi nel diversi Tribunali d'Italia in materia di separazione e divorzio.
Infatti il testo si compone di due parti: la prima è costituita dai veri e propri atti del convegno, mentre la seconda da interventi che documentano le prassi dei Tribunali di Italia.
E' un'opera singolare per l'autrice, per le modalità di formazione e per il risultato ottenuto.
Leggendo il testo si ha la sensazione che il diritto di famiglia, sotto il profilo processuale, sia segnato per forza d'inerzia dall'applicazione di un metodo giuridico de iure condendo, consentendo così all'interprete di asseverare le proprie conclusioni ed interpretazioni di un testo di legge che viene assunto come qualcosa di modificabile a seconda delle diverse sedi giudiziaríe, visto che la novella del '90, relativa alla riforma del processo, ha trovato varietà di interpretazione.
Il Forum sulla base di questa constatazione ha avvertito l'esigenza di fare chiarezza e verificare "come ci si separa in Italia'.
Ha proceduto a raccogliere grazie alla collaborazione di Avvocate dei Tribunali d'Italia, le varie mappature che costituiscono appunto "i documenti", sui quali il Forum ha lavorato.
Il quadro che ne esce è quanto mai vario ed a volte anche contraddittorio, al punto che si è portati a pensare che la certezza del diritto sia venuta meno, visto che può essere condizionata dalla presenza di un giudice anziché un altro, di una linea di difesa piuttosto che un'altra.
La contraddittorietà e la diversificazione di interpretazione è molto evidente, non solo nello stesso distretto di Corte d'appello, ma a volte anche all'interno dello stesso tribunale, a seconda della sezione o del giudice che pronuncia la sentenza.
Dalla lettura dei documenti emerge chiaramente che manca un indirizzo comune, una tipologia di prassi e, anche nelle sedi più interessanti, vi è difformità di applicazione. Il rilievo dell'opera è sotto il profilo pratico, perché viene a costituire uno strumento utile per affrontare senza sorpresa il processo di separazione e divorzio nelle varie sedi di Tribunale non abituali, quasi una sorta di vademecum e non solo. Si legge infatti che l'intento della ricerca è anche quello di costituire un punto di partenza per l'approfondimento del problema in tutte le sue contraddizioni, fino ad evidenziare la necessità di ottenere interpretazione autentica della novella processuale del 1990 in relazione alla procedura di separazione e divorzio.
A tutt'oggi risposte e pronunce non sono uscite, per cui i dubbi, le incertezze e le difficoltà restano.
Val la pena di ricordare alcune consideraziom' del dibattito che spiegano le ragioni della ricerca: "a diritto sostanziale particolare corrisponde in genere un rito speciale processuale, come nel processo di locazione o in quello del processo lavoro; ci s'interroga se sia giusto e corretto che al diritto sostanziale di famiglia, che indubbiamente è un diritto particolare, venga applicato genericamente il processo rinnovato - la novella 353/1990 - diverso da quello che fino ad ora era sempre stato applicato, senza tener conto quindi delle esigenze che il diritto sostanziale inevitabilmente comporta, senza prevedere un rito speciale processuale ad hoc.
Nel caso specifico bisogna riconoscere che si è trascurato di affrontare la soluzione. Il problema che ci si pone per il diritto di famiglia, è molto serio; ma questo si pone anche per molti altri settori dei processi o dei procedimenti speciali. Il processo in materia di divorzio e separazione ha grandissimi elementi di specialità che sono quelli di cui si è discusso e che sono previsti dalla legge sul divorzio. L'entrata in vigore della novella 353/90 non dovrebbe comportare una grande differenziazione rispetto alla situazione precedente: si devono studiare gli elementi che richiedono uno scontro a livello processuale".
Il problema è aperto ed attualmente senza risposte univoche, lasciando quindi agli operatori la responsabilità delle scelte processuali e alle parti le conseguenze relative che inevitabilmente riguardano aspetti personali e patrimoniali.