Mercoledì
24 giugno si è tenuto un incontro presso la sede del CSV di
Rende organizzato dall'Associazione MEDiterranean MEDIA e dal Centro
studi Diogene.
Il tema dellincontro è stato i Piani di zona e le modalità di applicazione nella Provincia di Cosenza, con lobiettivo di verificare gli interventi specifici per le donne. L'incontro, animato da un dibattito interessante ed a più voci ha visto la partecipazione di numerose associazioni femminili e culturali. Erano presenti: lABIO di Montalto Uffugo, l'Associazione Arianna di Roggiano Gravina, Associazione Culturale ARS-Enotria di Rende, l'Associazione ABC Calabria di Cosenza, la Bussola e il BTICS di Rende, lAssociazione Diamoci la mano di Cosenza, Donne Insieme di Spezzano della Sila, il Centro di Ascolto Donne di Cosenza, la Federcasalinghe Donne Europee della provincia di Cosenza, la Fondazione Movimento Bambino, il presidio di LIBERA di Cosenza, la SIEM della provincia di Cosenza, la SISSI di Luzzi, il CIF di Castrolibero, il CIF di San Fili, il CIF di Rende, il centro di Women's Studies dell'Università della Calabria. Molte altre associazioni hanno dato la loro adesione alliniziativa, ed al percorso che si intende intraprendere, e parteciperanno attivamente ai prossimi incontri: tra queste l'AIDIA sez. Calabria (Associazione Italiana Donne Ingegneri e Archiretti; Hisani Center, Arci. Le relazioni introduttive di Nadia Gambilongo e di Davide Franceschiello hanno evidenziato l'importanza del Laboratorio formativo organizzato dal CSV e dalla Provincia di Cosenza sui Piani di zona che ha consentito di inquadrare alcune questioni di grande rilevanza; tra queste, la necessità di redigere ed attuare i Piani di zona in maniera concertata tra enti ed organizzazioni del terzo settore. In particolare, Nadia Gambilongo ha sottolineato limportanza che i Piani di zona siano redatti secondo quanto prevede la legge nazionale n. 328 del 2000 e la legge regionale n. 23 del 2003: La Regione e gli Enti locali, nellambito delle rispettive competenze, riconoscono ed agevolano il ruolo degli Organismi non lucrativi di utilità sociale, delle Cooperative, delle Associazioni con le quali stipulano patti, accordi o intese nel campo della programmazione, nellorganizzazione e nella gestione di un sistema integrato di interventi e servizi sociali. Per questa ragione, legata allattuazione dei principi fondamentali sottesi alla legge, le associazioni presenti chiedono ai comuni della Provincia di Cosenza, che ancora non si sono attivati, di organizzare incontri tematici sui piani di zona, coinvolgendo le associazioni di riferimento al fine di programmare insieme gli interventi. " I Piani di Zona o si predispongono insieme, oppure non possono dirsi tali". Alla Provincia di Cosenza si chiede di promuovere un coordinamento operativo dei soggetti coinvolti nella programmazione dei piani di zona. Si invita la Regione, nel suo ruolo di indirizzo, a verificare la partecipazione del terzo settore nella programmazione. Alla Regione Calabria si chiede, inoltre, di approvare al più presto il Piano Regionale degli interventi e dei servizi sociali che deve indirizzare i piani di zona; inoltre, le associazioni chiedono che tale piano tenga conto dellanalisi dei bisogni del territorio nell'individuazione delle priorità, aspetto questultimo sottolineato da Davide Franceschiello. In particolare, le associazioni presenti chiedono che venga inserita una specifica area dintervento dedicata alle donne in difficoltà, così come previsto in diversi punti dalle leggi citate, e che tutte le aree di intervento siano attraversate da unottica di genere. Giovanna Vingelli del centro di Womens Studies ha evidenziato limportanza di questo doppio sguardo al femminile. Filomena Falsetta ha avanzato la proposta di un corso di formazione per l'istituzione di gruppi di auto-mutuo-aiuto per le donne. Le rappresentanti del CIF - Gisella Florio, Maria Vanni, Claudia Marchese hanno riportato le loro esperienze sui Piani di zona e hanno dato la loro disponibilità ad intraprendere un percorso comune. Numerosi gli interventi che hanno sottolineato anche altre problematiche legate al lavoro e alla famiglia, tra questi: Franca Cosentini, Angela Martire, Cinzia Greco, Gilda Mirabelli Merenda. Le associazioni convergono, quindi, sulla necessità di creare un'area tematica dedicata alle donne per seguire liter attuativo delle leggi e per approfondire queste ed altre problematiche. Gianni Malgeri, direttore del CSV, ha affermato che il CSV di Cosenza faciliterà questo percorso, fornendo il suo sostegno come centro servizi per il volontariato. Antonella Cosentino, commissaria di Pari Opportunità del Consiglio Regionale, ha presentato la proposta in commissione, garantendo il suo sostegno alliniziativa. La parola nei prossimi giorni agli enti preposti alla concertazione, si attendono iniziative concrete in tal senso. |
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Giovanna Vingelli |
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Gilda Mirabelli e Angela Cirigliano |
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Gianni Malgieri |
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Claudia Marchese |
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Gisella Florio |
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Care
amiche e cari amici, |
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