Il 15 giugno si è tenuto con successo il ciclo formativo organizzato dal CSV di Cosenza sui Piani di zona. Moltissime le questioni emerse durante il percorso formativo, numerosi gli stimoli che invitano gli enti e le associazioni a relazionarsi reciprocamente in modo diverso.
Obiettivo dei Piani di zona è quello di realizzare nei territori di competenza un sistema integrato di servizi sociali promuovendo azioni di solidarietà attraverso la partecipazione dei cittadini sotto diverse forme, dando priorità ai bisogni ed ai problemi emergenti nel territorio.
Molte delle domande ruotato intorno alle modalità di applicazione dei Piani di zona nella Provincia di Cosenza. Il coinvolgimento ed il ruolo del terzo settore e delle associazioni di volontariato nella realizzazione di questa prima fase sembrerebbe in molte zone marginale, ma è necessario fare il punto con le diverse organizzazioni sullo stato delle cose zona per zona per verificare insieme situazioni e contesti diversi. Per questo motivo proponiamo un primo incontro tra le associazioni femminili della provincia di Cosenza e le associazioni miste che si occupano specificamente delle donne in difficoltà. L'esigenza di questo primo incontro nasce dal fatto che le quattro aree d'intervento - minori, anziani, famiglia, disabili - previste dalla bozza del Piano Regionale non contemplano, al momento, le donne in difficoltà. E' necessario verificare se questa articolazione rinvia ad un approccio trasversale che utilizza il genere come strumento guida degli interventi, oppure se potrebbe, in qualche modo, generare omissioni.
Per questo e per altri motivi che riguardano la programmazione concertata dei Piani di zona, l'associazione MEDiterranean MEDIA e il centro Diogene propongono la data del 24 giugno alle ore 16,00 presso la sede del CSV di Via Gramsci, 55 per un incontro aperto ed allargato alle associazioni che si sentono parte in causa e che intendono dare il loro contributo.
La spirito sotteso all'incontro è che ciascuno secondo le proprie competenze e specificità, deve lavorare per la prevenzione e l'inclusione; per l'affermazione dei diritti connessi alla protezione sociale (artt. 1 e 3, L.R. 23/2003); per un sistema integrato di interventi e di servizi capace di garantire qualità della vita, pari opportunità, valorizzazione di genere, diritti di cittadinanza per nativi e migranti.
Per maggiori informazioni e per segnalare ulteriori questioni sono a disposizione i seguenti numeri:
0984 462054 - 0984 464674 - 0984 22677

Nadia Gambilongo
MEDiterranean MEDIA

Davide Franceschiello
Centro studi Diogene

La legge 328 del 2000 definisce le linee generali entro le quali le Regioni devono individuare gli obiettivi e le priorità di un sistema di interventi integrati volti a distribuire servizi, in maniera equa e soddisfacente, nel proprio ambito territoriale.

La L.R. n. 23/2003, di recepimento della 328/2000, individua nell'articolazione dei seguenti punti, i cardini entro i quali deve svilupparsi il Piano di zona:

a) Rilevazione ed analisi dei dati
b) Obiettivi strategici e priorità
c) Modalità di integrazione tra sanità e sociale
d) Accordi tra ambito territoriale ed ASP

Il Piano Regionale prevede le seguenti aree d'intervento:
- Responsabilità familiari
- Minori
- Povertà
- Anziani
- Disabili
- Droghe