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    Capitolo V
 
 
 
Era l'ultima settimana di giugno quando la campagna era tutta coltivata, mai come quell'anno gli alberi avevano trattenuto i fiori, erano stracarichi di frutta acerba e anche gli ortaggi erano cresciuti in fretta. Sarebbe dovuto essere l'anno dell'abbondanza e invece…
<<Che successe nonna? Non ti ricordi più questa storia? Perché ti sei fermata, forse è finita?>>
<<No Luigi, non è finita! Vado avanti, solo che in quella settimana di giugno ebbe inizio la vera storia.>>
Arrivò un temporale molto forte con pioggia, vento e a tratti anche grandine, durò per tre giorni. Il fiume aumentò assai il suo livello, il vento buttò giù tutti i pioppi che costeggiavano la riva formando una specie di diga naturale e le acque strariparono distruggendo terreni e coltivazioni tutto intorno. Quando tutto tornò alla normalità ci vollero mesi e mesi di duro lavoro per rivedere di nuovo i terreni coltivabili. Anche i due mulini subirono grossi danni.
'Ntoni era amareggiato, aveva perso un capitale. Più di cinquanta alberi di noci, che avrebbero dovuto essere abbattuti nel successivo mese di gennaio, vennero completamente distrutti. Si era già messo d'accordo per il prezzo della vendita e aveva pure ricevuto una caparra che aveva già impegnato, per cui dovette restituirla. E proprio lui che era una persona brillante e sempre allegra, divenne silenzioso e irascibile, perse l'ironia che lo contraddistingueva.