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    Capitolo VI
 
 
 
"'Ntoni sei sempre uguale! Presuntuoso e arrogante! Se non fosse per quella sventurata ti butterei fuori a pedate! Adesso siediti e finiscila di fare l'isterico. Ascoltami bene, non ti ho detto che è sicuro, ma che il quadro clinico mi porterebbe a pensarlo… inoltre visitando la ragazza ho riscontrato in varie parti del corpo, e specialmente sulle spalle, lesioni da carbonchio… cutaneo per fortuna!".
"Certo che ti diverti proprio a farmi morire di scrupoli!"
"Gli scrupoli te li dovevi fare molto tempo fa. L'infezione da carbonchio l'ha presa sicuramente in campagna, stando a contatto con gli animali. Può succedere! A me sembra una cosa circoscritta alla sola cute per adesso, certo se l'infezione dovesse prendere la via ematica diventerebbe irreversibile e ci sarebbe prima la setticemia e poi la morte sicura".
"Filippo, ti chiedo scusa per prima. Trova tu una cura che sia efficiente, pago qualunque somma, l'importante è che la ragazza torni a stare bene".
"Adesso ti prescrivo comunque gli arsenobenzoli e i chemioterapici che deve fare per via endovenosa ed il mercurio per uso topico. Spero con tutto il cuore che dopo questa cura Pasquinella torni a sorridere.
<<Nonna, dopo le punture Pasquinella è guarita vero? È ritornata come prima?>>
<<Si, dopo un lungo periodo è guarita anche se durante la terapia le cose si sono complicate perché le è comparso l'ittero e per un lungo periodo si è dovuta alimentare solo con latte. Certo Pasquinella non seppe mai cosa il medico aveva detto a 'Ntoni quel giorno. Tanto meno il nome della malattia che l'aveva colpita>>.