L'ANALISI DELLA GUERRA
L'impegno teorico e riflessivo si articola su più
piani:
- I SAGGI
Sulla ripercussione nel mondo musulmano della prima guerra
del Golfo:
Fatema Mernissi Ricostruire Baghdad? Ma in quale Galassia?,
introduzione all'edizione italiana di Charazad non è marocchina,
Sonda, Torino 1993.
Sulla progressiva disgregazione dell'ex Jugoslavia:
Nicole Janigro, L'esplosione delle nazioni. Il caso
jugoslavo, Feltrinelli, Milano 1993.
Nicole Janigro (a cura di), Dizionario di un paese
che scompare, Manifestolibri, Roma,1994. L'autrice ha inoltre curato
un'antologia scolastica di narratori e narratrici dei Balcani, corredata
di utilissimi inserti e schede storiche sulle vecchie e nuove guerre balcaniche:
Nicole Janigro (a cura di), Accadde a Sarajevo, Edizioni Scolastiche
Bruno Mondatori, Milano 1999.
Sul rapporto fra nazione e sessi/genere, sui miti patriarcali
di fondazione, sulle identità e appartenenze etniche, sui crimini
sessuati ed etnici delle guerre balcaniche:
Rada Ivekovic, La balcanizzazione della ragione,
Manifestolibri, Roma 1995.
Rada Ivekovic, Autopsia dei Balcani, Raffaello
Cortina, Milano 1999.
Lea Melandri, Ai margini di una guerra, in Paola
Redaelli (a cura di), Lapis. Incubi di pace, Manifestolibri,
Roma 2000.
Lea Melandri, Il dominio maschile su morte e vita,
ivi.
Elisabetta Donini, Scienza, genere e guerra, in
Franco Marengo (a cura di), Imbrogli dì guerra, Manifestolibri,
Roma 2000.
Sugli stupri etnici, sulle torture sessuali di massa nei
conflitti dell'ultimo decennio (Bosnia, Ruanda, Algeria):
Karima Guenivet, Stupri di guerra, Luca Sossella,
Roma 2002.
Sui precedenti in Italia dello stupro di massa:
Vania Chiurlotto (a cura di), Donne come noi. Marocchinate
1944-Bosniache 1993, in "DWF", n. 17, 1993.
Sullo stupro come forma di tortura ideologica per diffondere
un terrore di massa e raggiungere il controllo sociale durante la dittatura
argentina:
Lea Fletcher, Un silenzio che grida, in "TutteStorie",
giugno-agosto 2000.
Sul rapporto fra costruzione dell'Europa e diritti:
Lea Melandri, "II genere dei diritti.Potere e
cittadinanza in Europa ", in Lapis. Incubi di pace,
cit. prec.
Sui rapporti fra Islam, Occidente e democrazia dopo la seconda
guerra in Iraq:
Fatema Mernissi, La guerra, del Golfo: la paura e
i suoi confini, in Islam e democrazia, Giunti, Firenze 2002
(II edizione).
Sul terrorismo islamico e la "reislamizzazione"
d'Algeria:
Giuliana Sgrena, Khaina contro i califfi. Islamismo
e democrazia, in Algeria, Datanews, Roma 1997.
Sulle condizioni delle donne e sulla società del
Kuwait prima dell'invasione irachena:
Hinde Taarjj, Le donne velate dall'Islam, Essedue,
Verona 1991.
Sull'oppressione del regime dei Talebani in Afghanistan:
Ana Tordajada, II grido invisibile. La vita negata
delle donne afgane, Sperling e Kupfer, Milano 2003.
Sull'oppressione delle donne sotto gli integralismi islamici:
Giuliana Sgrena (a cura di), La schiavitù del
velo, Manifesto-libri, Roma 1995.
Giuliana Sgrena, Alla scuola dei Taleban, Manifestolibri,
Roma 2003.
Sugli effetti psicologici indotti dalla documentazione per
immagini delle guerre:
Susan Sontag, Davanti al dolore degli altri, Mondadori,
Milano 2003.
Sul rapporto fra società violenta e nuove guerre:
Mary Kaldor, Le nuove guerre. La violenza organizzata
nell'età globale, Carocci, Roma 2000.
Su guerre e diritti:
Laura Bimbi (a cura di), Not in my name, Editori
Riuniti, Roma 2003.
Su costruzione genealogica della libertà femminile
e "buco nel simbolico" aperto intorno al Ground Zero di Manhattan:
Ida Dominijanni, Nella piega del presente, in Diotima,
Approfittare dell'assenza. Punti di avvistamento sulla tradizione,
Liguori, Napoli 2002.
- LE LETTURE INCROCIATE
Suggestivi gli scritti che riconsiderano sotto nuova luce
i testi classici sulle guerre della prima metà del secolo scorso,
come Simone Weil, Sulla guerra. Scritti 1933-1943, Pratiche Editrice,
Parma 1998; Virginia Woolf, Le tre ghinee, Feltrinelli, Milano
1992, ed. or. 1938, ed altre, da Hannah Arendt a Maria Zambrano. Con queste
scrittrici, presenti da sempre nel pensiero femminista, il confronto è
filtrato attraverso l'esperienza contemporanea delle guerre. Cito alcuni
tìtoli fra i più significativi:
In Guerre che ho visto, "Quaderno di Via Dogana"
1999:
Ida Dominijanni (Chi c'è al posto di Elena)
dialoga con Simone Weil, Non ricominciamo la guerra di Troia
(in Sulla guerra, cit.).
Chiara Zamboni (Simone Weil: affidarsi al lievito
e non alla massa) si ispira al testo di Weil, Questa guerra è
una guerra di religione.
Luisa Murare (Guerre che ho visto) si confronta
con il testo di Virginia Woolf, Pensieri di pace durante un'incursione
aerea (1940).
Annarosa Buttarelli (II gesto politico di Antigone)
si confronta con La tomba di Antigone, di Maria Zambrano.
Sui "Quaderni di Micromega", n 1, 2003:
Adriana Cavarero (Nel nome di Antigone) ragiona
sul pacifismo femminile a partire dalle Tre ghinee di Virginia
Woolf.
Su Etty Hillesum, Simone Weil, Virginia Woolf si veda in
questa stessa pubblicazione: Carla Sansone, Grazia Corrente, Virginia
Woolf, Etty Hillesum, Simone Weil. Estranee o in prima linea?
- I CONVEGNI, I SEMINARI, GLI INCONTRI-DIBATTITO, I CORSI
II primo contributo alla riflessione sulle guerre di fine
secolo è del Centro culturale Virginia Woolf e risale a metà
degli anni Ottanta:
Alessandra Becchetti, Discorso sulla guerra e sulle
donne, Edizioni Centro culturale Virginia Woolf, Roma 1984.
Nadia Fusini, Pensieri di pace e di guerra, Edizioni
Centro culturale Virginia Woolf, Roma 1984.
Maria Gabriella Frabotta, Le donne e la guerra,
Edizioni Centro culturale Virginia Woolf, Roma 1984.
Seminario sulla guerra dell'Università delle donne
di Brescia (1997); Guerre che ho visto, "Quaderno di Via Dogana",
1999 (già citato), ha pubblicato gli interventi di:
Delfina Lusiardi, L'utopia di Cassandra.
Giara Jourdan, I diritti vanno in guerra.
Luisa Muraro, Se la parola vince sulla guerra.
Fra i seminari e i convegni degli ultimi anni Novanta, ne
segnalo solo alcuni di cui sono facilmente rintracciabili gli Atti:
La polveriera. I balcani fra guerre umanitarie e nazionalismi,
convegno organizzato dall'Associazione per la pace e dalla Convenzione
di donne contro la guerra, 1999. Atti a cura di Irma Barbarossa, edizioni
La meridiana, Molfetta 2000 (con interventi di Elisabetta Donini, Lidia
Menapace e altre).
I tre convegni del comitato di Scienziati e Scienziate
contro la guerra: gli Atti del primo convegno sulla guerra nei Balcani,
che contengono un intervento di Elisabetta Donini su Genere, guerra,
scienza, sono pubblicati in Imbrogli di guerra, cit. prec.
; gli Atti del secondo sono stati pubblicati in Massimo Zucchetti (a
cura di), Contro le nuove guerre, Odradek, Roma 2000.
Seduzioni della violenza (Bergamo, novembre 2001),
convegno organizzato dal Gruppo di ricerca sui linguaggi della guerra
e della violenza dell'Università di Bergamo.
Donne in Nero, incontro dibattito organizzato
dalle Donne in Nero e da gruppi della Casa delle donne di Torino durante
la guerra (Torino, 22 aprile - 6 maggio 1999), ciclostilato in proprio,
giugno 1999.
Corpi in guerra. Nazioni, generi, soggetti, Seminario
della Società italiana delle Storiche, Scuola estiva di Storia
delle donne, 16-21 agosto 1999, con interventi di Elisabetta Donini
(Dentro e oltre le appartenenze: pratiche e saperi di donne tra pace
e guerra), Dianella Gagliani (Donne e violenza. Violenza
e cittadinanza. Esperienze tra memoria e storia), Marija
Mitrovic (L'immagine della donna nella società belligerante balcanica),
Ada Bacchi (Corpi di infanzia in guerra).
Rileggiamo Omero. Iliade: la guerra, le donne, i padri:
corso 1999-2000 dell'Associazione per una libera Università delle
Donne di Milano, pubblicato in proprio. (Rilettura, sull'onda delle
guerre balcaniche, delle strutture che sottostanno alla guerra in un
testo fondamentale della nostra cultura).
NUMERI SPECIALI, NUMERI MONOGRAFICI DI RIVISTE FEMMINISTE
Contengono testimonianze, analisi, recensioni, inchieste,
ricerche che inquadrano la guerra nei suoi teatri d'azione e descrivono
i suoi scenari; che ragionano sulle sue ragioni profonde, sui guasti prodotti
nel diritto internazionale, nei rapporti interpersonali e fra i sessi,
sull'arretramento di principi laboriosamente messi a punto negli ultimi
decenni; che propongono principi, forze, alleanze con cui contrastarla.
Sulla prima guerra del Golfo:
"Reti", giugno 1991, numero speciale.
Guerra. No all'oscuramento, "Noi Donne",
marzo 1991.
Sulle guerre in Bosnia:
Il sapore del conflitto, "DWF", n. 2-3,
aprile-settembre 1995.
Guerre senza confini, "Noi Donne", giugno
1995.
Libertà. Parole per dirla, "TutteStorie",
luglio-agosto 1995.
E la Bosnia?, "Via Dogana", n. 20, 1995.
Sulla guerra del Kosovo e sulle diverse fasi delle guerre
balcaniche:
Guerra, Pace, "Noi Donne", maggio 1999.
Dopo Guerra, "Noi Donne", luglio-agosto
1999.
Pensare la Guerra, numero speciale di "Leggendaria",
settembre 1999.
Conflitti, "Leggendaria", dicembre 1999.
Guerre che ho visto, "Quaderno di Via Dogana",
1999 (v. titoli precedenti).
Dopo ogni guerra c'è chi deve ripulire,
servizio fotografico di "Mezzocielo", estate 1999.
Prove generali di guerra mondiale, editoriale
di Luisa Muraro, "Via Dogana", settembre 1999.
Della Guerra, numero monografico de "II foglio
del paese delle donne", n.15, 1999.
Guerre, numero monografico di "TutteStorie",
giugno-agosto 2000.
Stanche di guerra, n.3, luglio-settembre 2000,
appunti di un anno di incontri e riflessioni sulla "guerra umanitaria"
del Kosovo del gruppo di femministe romane Balena (si veda anche
"Parolechiave", titolo 133). Gli "appunti" sono
corredati di schizzi di Laura Gallucci delle case private che ospitavano
a turno gli incontri.
Sulla "guerra infinita preventiva" inaugurata
dopo l'11 settembre:
Settembre, "Leggendaria", dicembre 2002.
Su significati, pratiche e retoriche della "prevenzione"
e sui nessi fra guerra preventiva, società del rischio, tecnoscienze
e biotecnologie di controllo:
L'algebra della prevenzione, "DWF", n.
4, ottobre-dicembre 2003. Segnalo in particolare gli interventi di:
Tamar Pitch, Prevenzione e cittadinanza; Emanuela Piovano, La
guerra preventiva. .. c'est moi: appunti su Bush, Irak, Spielberg e
Cocteau; Gabriella Bonacchi, Il personale è impolitico:
prevenzione e profiling; Paola Masi, La macchina della scienza:
previsioni, visioni, controllo.
- SINGOLI ARTICOLI SIGNIFICATIVI E SAGGI PUBBLICATI SU RIVISTE
FEMMINISTE E NON
Da "Avvenimenti", sulle donne soldato dell'esercito
americano nella guerra del Golfo:
Laura Cortina, Uccidi donna, uccidi, cenerentola del
deserto, 3 ottobre 1990.
Lidia Menapace, Perché odio queste immagini
di donna, 3 ottobre 1990.
Da "Inchiesta":
Pace e guerre in Medio Oriente. Percorsi di donne,
n. 91-92, 1991.
Da "Lapis", sulle relazioni e sui conflitti fra
i sessi evidenziati dalla guerra e dal dibattito sulla guerra:
Rosella Prezzo, Paesaggi di guerra con figure,
n. 15, 1992.
Lidia Campagnano, Uomo e donna, una convivenza nel
mutismo, n.17, 1993.
Lidia Campagnano, Tante patrie, nessuna città,
n. 17, 1993.
Tania Renier, Il nazionalismo è di sesso femminile?,
n. 17, 1993.
Lidia Campagnano (a cura di), Le etnie degli uomini.
Voci dalla ex Jugoslavia, n. 19, 1994.
Lea Melandri, II corpo, una terra d'altri, n.19,
1994.
Paola Redaelli (a cura di), Guerra e nazionalismo.
Un carteggio sulla ex Jugoslavia, n. 23, 1994.
Maria Bacchi, Jugoslavia, Jugoslavie, n. 26, 1996
Da "LeggereDonna", sulla guerra "dietro le
quinte" vista da Zagabria:
Gabriella Imperatori, L'altra guerra, n. 48, 1994.
Da "Fluttuaria", sul rapporto fra scienza e guerra:
Elisabetta Donini, Scienza, tecnologia, ossessione
di morte, n. 15, 1999.
Da "Donna, diritti e società":
Franca Bimbi, Cinque domande contro la guerra,
n. 3, dicembre 1993.
Anna Marin, Delia Murer, Pace, concreta possibilità.
Reti e progetti di donne contro la guerra, n. 3, dicembre 1993.
Da "II foglio del Paese delle Donne":
Maria Grazia Campari, I disastri dell'Uno, n.
13, 1999.
Anna Piccolini, Dal patriarcato alla patria. La guerra
è iscritta nella storia degli uomini, n. 14, 1999.
Da "Democrazia e diritto":
Elisabetta Donini, "Genere, nazione, soggettività
di donne", n.34, 1999.
Da "La rinascita della sinistra":
Lidia Campagnano, Identikit del nemico, 2 aprile
1999.
Da "Parolechiave", n. 20-21, novembre 2000:
Tavola rotonda col gruppo femminista romano Balena
sulla ridefinizione dei ruoli maschili e femminili nella guerra "umanitaria"
del Kosovo, sulla cattiva metabolizzazione che la guerra ha fatto dell'attitudine
alla cura promossa nella cultura occidentale dal femminismo, sul dubbio
pacifismo della sinistra ecc.
Da "Lo Straniero", sulla guerra russo-afghana:
Svetlana Aleksievic, Ragazzi di Zinco, n. 2, ottobre-novembre
2001.
Da "La Rivista del Manifesto", sulle procedure
arbitrarie, sulla violazione dei diritti, sulla censura dell'informazione
sotto il pretesto dell'emergenza antiterroristica:
Judith Butler, Modello Guantanamo (trascrizione
della conferenza tenuta presso l'Università di Utrecht), gennaio
2003, ora in Judith Butler, Vite precarie. Contro l'uso della, violenza,
in risposta al lutto collettivo, Meltemi, Roma 2004.
- LE RUBRICHE SU QUOTIDIANI E RIVISTE:
Su "II Manifesto" Ida Dominijanni ha svolto, nella
rubrica del martedì Politica o quasi una continua, preziosa
riflessione sul confronto fra Islam e Occidente come rivelatore delle
simmetrie e dei conflitti interni alle due civiltà. Pescando nella
miniera di spunti, cito, sul corpo femminile come segno cruciale del passaggio
di civiltà nel mondo globale:
Sotto il velo del nudo, 26 novembre 2002.
Dalla rubrica Interstizi tenuta da Rosi Braidotti
su "Noi Donne", cito uno degli ultimi interventi sulla guerra
e sulla ripresa mondiale del militarismo, prima della chiusura della rivista:
United colours of patriarcato (luglio-agosto 1999).
- IL DIBATTITO TEORICO-POLITICO SUI GIORNALI FRA INTELLETTUALI
D'AMBO i SESSI, FRA OPINIONISTI/E, ATTIVISTE
Sulla "non estraneità" femminile alla guerra:
Letizia Paolozzi, Farfalle e coprifuoco, "II
Manifesto", 30 gennaio 1991.
Lea Melandri, L'illusione dell'innocenza. Ragioni
della storia e figure del femminile, Il Manifesto", 26 febbraio
1991.
Franca Pizzini, Le trecce di Sansone. Paura delle
donne nel mondo maschile della guerra, "II Manifesto",
23 marzo 1991.
Sulla soggettività sessuata come nuova categoria
della politica:
Anna Maria Revello, No, le donne non sono innocenti,
"II Manifesto", 6 maggio 1999.
Sulle condizioni delle donne kurde in Turchia e sul rapporto
col femminismo europeo:
Monica Lanfranco, Doppia violenza, "II Manifesto",
18 marzo 1999.
Sul film La Polveriera di Goran Paskalevic:
Intervista all'autore di Luciana Castellina, "II
Manifesto", 21 aprile 1999.
Sullo scontro millenario "tra inciviltà"
e "tra ignoranze" dell'Islam e dell'Occidente:
Mille anni di sordità simmetrica, intervista
di Christopher Woodall alla scrittrice siriana Rana Gabbani, "II
Manifesto", 9 febbraio 1991.
Lo scontro nelle civiltà, intervista di
Toni Maraini alla scrittrice algerina Assja Djebar, Il Manifesto",
6 novembre 2001.
Sugli attentati terroristici e sugli effetti sul femminismo
dell'attacco alle Twin Towers:
Dopo le Torri, il corpo che resta, intervista
di Ida Dominijanni a Rosi Braidotti, "Il Manifesto", 13 settembre
2002. Sulle donne kamikaze:
Ida Dominijanni, Kamikaze, il fattore D, "II
Manifesto", 29 gennaio 2002.
Sulla renitenza alla leva di giovani israeliane e israeliani:
Intervista di Geraldina Coletti a Ruth Hiller, pacifista
e femminista israeliana militante di New Profile - Coalizione di donne
per una pace giusta, "Il Manifesto", 4 giugno 2002.
Sulla virilizzazione della scena pubblica in Palestina e
in Israele:
Aurora Caredda, Straniere nei territori occupati dal
silenzio, "Il Manifesto", 8 giugno 2002.
Sul nesso fra guerra e politica:
Adriana Cavarero, Una politica oltre il potere,
"II Manifesto", 22 febbraio 2004.
Edoarda Masi, Il sistema della violenza, "II
Manifesto", 22 febbraio 2004.
Paola Melchiori, La pace nella guerra, la guerra nella
pace, "Il Manifesto", 14 marzo 2004.
- I SITI WEB
Un'ultima segnalazione di siti web. Fra i molti contenenti
documenti di analisi sulla guerra, notiziari, bollettini, appelli e progetti
di solidarietà, indirizzi di associazioni e di pratiche di donne
operanti nei luoghi dei conflitti si sono distinti:
www.mareaonline.it
www.womenews.net
www.romacivica.net/assopace/donne
www.cisi.unito.it/cirsde
Sul sito www.peacelink.org/palestina/articles si possono
leggere i bellissimi diari di Rachel Corrie, la ventitreenne pacifista
americana, studentessa della Università di Olympia (Washington),
schiacciata e uccisa il 16 marzo 2003 da una ruspa dell'esercito israeliano
di occupazione mentre, in un'azione di interposizione non-violenta, si
opponeva alla demolizione di una casa nei territori palestinesi occupati
(v. anche titolo 46).
Grande risorsa per le donne si sono ovviamente rivelate
le e-mail, che hanno fatto circolare molto materiale "in tempo reale":
cosi è stato per l'importante documento NOT IN MY NAME, elaborato
da docenti femministe dell'università di Berkeley (Paola Bacchetta,
Tina Campt, Inderpal Grewal, Caren Kaplan, Minoo Moallem, Jennifer Terry).
Ne riassume i temi Ida Dominijanni, in Il burqa visto da Berkeley,
"II Manifesto", 13 novembre 2001.
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