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Compare Vice era il
più saggio ed anche il più colto, era infatti il solo
a saper leggere e scrivere e di tanto in tanto, specie nelle lunghe
sere d'inverno, impartiva lezioni ai figli maschi degli altri coloni,
togliendoli così dall'analfabetismo. Don Antonio si fidava
tanto di lui, accettava i suoi consigli e lo metteva sempre al corrente
di tutto, anche della sua vita privata. Per questo compare Vice
raccomandava ai ragazzi:
"rispettate Rosa! Se volete continuare a lavorare lei non si
tocca. È proprietà privata, appartiene al padrone!"
I ragazzi riconoscevano a Rosa un carattere estroverso, sempre allegra,
piena di spirito e pronta allo scherzo e a fare qualche battuta
anche in presenza di Don Antonio:
"guardare non nuoce! È consentito a tutti, nessun giudice
vi condannerebbe solo per aver guardato una donna, vero padrone?"
"Si! È vero! Ma io conosco un'altra legge: che rischi
di rimanere monco solo se ti azzardi a sfiorarla, quella donna".
"Don Antonio, noi non siamo fessi! È già una
fortuna se riusciamo a portare un pezzo di pane a casa, a noi le
braccia servono
e come se ci servono!"
"Hahaha
! Ma io su questo non ho dubbi, visto che state
sotto la direzione del mio compare Vice. Anzi questa sera sarò
particolarmente buono
Vice!
Prendi un'altra brocca e offri da bere a tutti, falli smontare prima
così riposeranno meglio e domani renderanno di più."
In quegli anni 'Ntoni invitava spesso gli amici del paese a Ierapotamo
per fare delle feste specie in occasioni particolari come per la
vendemmia o per la premitura delle olive. Quest'ultima si svolgeva
nel frantoio di un suo carissimo amico, situato a cinquecento metri
di distanza dalla sua proprietà.
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