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    Capitolo IV
 
 
 
"Stai tranquilla io non ti tradirò mai! Gli dirò che in acqua sono caduta da sola e non che mi hanno schizzato, poi tu sei venuta a prendermi, sei caduta e ti sei tutta inzuppata. Dirò che è per questo che abbiamo fatto tardi".
Quando si trovarono sotto il filare dei pioppi davanti al mulino, un uomo e una donna camminavano lentamente davanti a loro chiacchierando…
"Mi prendi in braccio?" , chiese Carmela a Pasquinella.
"No, non posso, non vedi che ho le braccia occupate? Cammina da sola sei grande ormai!"
La bimba si fermò e Pasquinella girandosi le disse:
"Cammina! Ma che ti prende? Avevamo così tanta fretta!"
"Loro camminano lentamente e non voglio che gli passiamo davanti".
Carmela aveva riconosciuto il padrone assieme a Rosa.
"E io ti dico che non possiamo tardare nemmeno un secondo - ribadì Pasquinella - salutiamo e passiamo, perché hai paura?"
"Non ho paura, è che ogni volta che mi vede mi tira le trecce, poi me le scioglie per fa vedere a tutti fin dove mi arrivano e io mi vergogno".
"Stai tranquilla, stasera nemmeno si accorge di noi, è preso dal discorso con Rosa. Su cammina… hai visto ce l'abbiamo fatta sono dietro!"
Ma dopo qualche metro Don Antonio le richiama.
"Ehi! Da dove venite e perché correte tanto? Perché non mi avete salutato?"
A Pasquinella le si gelò il sangue e girandosi con riverenza salutò:
"Buonasera…"
Don Antonio si mise a ridere e rivolgendosi a Rosa fece:
"Tu non lo sai che se uno ha fretta non saluta e se poi viene richiamato, saluta a metà?"