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    Capitolo VI
 
 
 
In questo periodo a casa di Don Antonio c'è molto da fare e Pasquinella non si può rifiutare dopo quello che lui sta facendo per noi. Pasquinella vai se devi andare e fai tutto quello che ti dice il padrone".
La ragazza salutò e poi uscì e in cinque minuti raggiunse la casa del padrone. C'era Rosa e assieme a lei altre due ragazze, figlie dei coloni.
"Eccomi, sono arrivata - disse Pasquinella - non ho potuto fare prima perché a casa è finita la legna e l'ho dovuta procurare, ma adesso non ho nessun impegno e posso rimanere fino a tarda notte. Da dove incomincio?"
Rosa, che non sopportava per niente Pasquinella, la strigliò con cattiveria apostrofandola in malo modo:
"ti sembra questa l'ora di incominciare? Adesso che stiamo per finire? - rispose con veleno - Devo cuocere solo i biscotti. Togli la brace dal forno e mettila nel bidone! Sotto la cenere ci sono due capponi che stanno cuocendo, stai attenta devono venire perfetti! Servono per la cena di stasera".
Pasquinella fece tutto quello che Rosa le ordinò di fare, poi timorosa domandò:
"Dov'è il padrone? Non è sceso oggi?"
"È sceso e come! Ti ha aspettato fino alle tre, poi visto che non venivi se n'è andato perché aveva da fare in paese".
"E lui ha aspettato me per sgridarmi?"
"Si, ha detto che non ti vuole più a servizio perché tu non sei puntuale mentre lui è molto preciso. Oggi ti saresti dovuta presentare all'una e invece non l'hai fatto, ha detto che da domani ti puoi trovare lavoro da un'altra parte" ribadirono con cattiveria le figlie dei coloni, prendendola un po' in giro.