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             A Pasquinella cadde 
              il mondo addosso, come si sarebbe giustificata con la sua famiglia, 
              il padrone li avrebbe mandati via e sarebbero finiti in mezzo ad 
              una strada e la colpa sarebbe stata solo sua. Si sedette in un angolo, 
              si coprì il viso con le mani e scoppiò in un pianto 
              disperato. Rosa, che fino a quel momento si era divertita, provò 
              compassione, le tolse le mani dal viso e l'abbracciò forte 
              forte. 
              "Pasquinella come sei ingenua! Non vedi che stanno scherzando? 
              Adesso basta, smettetela voi! Si è vero il padrone ti ha 
              aspettato a lungo, ma non perché ti voleva sgridare. Tutt'altro, 
              ti aveva portato un regalo e te lo voleva consegnare di persona". 
              "Un regalo per me?" 
              "Si, per te! Tieni aprilo, mi ha detto che ti voleva comprare 
              le scarpe ma poi non era convinto del numero e quindi ti ha preso 
              questo taglio di stoffa, devi portarlo dalla sarta farti confezionare 
              un abito, a tuo piacimento, dopo passerà lui a pagare tutto". 
              Pasquinella rimase in silenzio accarezzando la stoffa che teneva 
              sulle ginocchia. Non aveva mai visto niente di simile, un tessuto 
              morbido e caldo, con disegno scozzese a quadri rossi e neri.  
              "Non sei contenta? - le domandò Rosa - È lana 
              pregiata, il padrone i regali li ha comprati a Messina ma questa 
              stoffa è la più bella in assoluto, si vede che stai 
              entrando nelle sue grazie!" 
              Pasquinella, ignara di cosa volesse dire, tirò un sospiro 
              di sollievo, era sì felice per la stoffa, ma lo era molto 
              di più perché il padrone non era arrabbiato con lei. 
               
              Si fece tardi quando finirono i preparativi, Rosa prese un boccale 
              e lo riempì di vino direttamente dalla botte.  
               
               
               
               
               
                
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