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Un giorno Pasquinella
incontrò nei campi compare Vice che s'era accorto da un pezzo
come il padrone trattava la ragazza e, conoscendolo bene, immaginava
quale fosse il motivo:
"Buongiorno Pasquinella!"
"Buongiorno a voi compare".
"Come mai tutta sola a tagliare l'erba? E Rosa
non è
scesa dal paese?"
"No, è a casa e sta facendo i biscotti".
"E da sola
? Voi non l'aiutate?"
"No, perché lei conosce l'alfabeto ed è brava
a costruire le lettere con la pasta, i biscotti così vengono
più croccanti e la signorina li preferisce. Io invece so
fare solo tondini
dopo però andrò io ad infornarli".
Vice osservò bene Pasquinella e la trovò dimagrita
col viso scavato, pallida e con le occhiaie. La ragazza era molto
provata, sembrava un'altra. Lui le era molto affezionato, l'aveva
vista crescere e voleva assolutamente accertarsi della causa del
suo malessere.
"Pasquinella vi prego di scusarmi se mi permetto, vi trovo
molto cambiata. Se c'è qualcosa o qualcuno che vi affligge
potete dirlo a me, è come se parlaste con vostro padre
a quel lazzarone che se n'è lavato le mani!".
"Io vi ringrazio per il vostro interessamento, è un
periodo che non mi sento molto bene. Ho sempre freddo, come se avessi
la febbre".
"In tutto questo non è che c'entra il padrone
?"
"No, che dite! Sono io che non sono all'altezza della situazione,
ultimamente ho perso un po' troppo le forze e non combino niente,
il padrone si arrabbia ed ha ragione".
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