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Così fu. 'Ntoni
sentendosi incoraggiato dall'amico, fece trasferire Pasquinella
nella casa di campagna, non gli sembrava dignitoso far vivere sotto
lo stesso tetto moglie e serva incinta.
Passavano i mesi e Pasquinella continuava a svolgere le mansioni
di sempre. Il 18 ottobre del 1940, dopo due giorni di tremende sofferenze,
mise al mondo un bimbo bellissimo. Fu assistita amorevolmente dalle
mogli dei coloni che, dopo aver sistemato lei e il bimbo, chiamarono
il padrone.
"Venite Don Antonio! Guardate quanto è bello, pesa più
di quattro chili. Era tutto nero appena nato, ma adesso si sta riprendendo".
"Sapete che vi dico - le interruppe - se vive, bene! Ma se
non ce la dovesse fare, forse sarebbe meglio
"
Vittoria, che tra tutte le donne era la più giovane e anche
la più decisa, subito gli rispose:
"Don Antonio voi state bestemmiando, io vi parlo con chiarezza
secondo me siete fuori di testa!"
"Tu cerca di badare alla tua di testa, se sta fuori o dentro,
alla mia ci penso io! E adesso se avete finito vi pregherei gentilmente
di andarvene, è molto tardi e a casa ci sono i mariti che
vi aspettano".
Le donne, a malincuore, raccolsero la biancheria sporca e andarono
via. 'Ntoni rimase da solo con Pasquinella e molto freddamente le
disse:
"Adesso sarai contenta, hai finalmente raggiunto il tuo scopo!
Era quello che volevi no?"
Pasquinella si morse le labbra lo guardò fisso negli occhi,
ma non rispose. 'Ntoni tirò fuori dal taschino l'orologio
e guardò l'ora, poi disse:
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