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    Capitolo X
 
 
 
Un giorno tornò a casa piangendo, gli occorreva un quaderno ed un compagno di classe gli fece vedere dove abitava suo padre quando stava in paese.
"Mamma ho avuto tanta paura ho bussato alla porta e si è affacciata quella che tu chiami Signorina.
"Cosa vuoi qui? Vai via!" mi ha detto.
"Cercavo il mio papà, mi deve comprare un quaderno".
"I soldi chiedili a tua madre, è lei che te li deve dare. Tu sei solo un mulo e 'Ntoni non è tuo padre".
Subito dopo si è affacciato papà e mi ha sgridato:
"Che fai qua? Chi ti ha dato ordine di venire? Fila dritto a casa!"
Sono scappato via e loro hanno continuato a gridare molto forte. Mamma cosa ho combinato, come posso riparare ora? Papà si è arrabbiato sul serio…"
"Stai tranquillo - gli disse Pasquinella - ci sono io, nessuno potrà mai farti del male. E poi noi abbiamo il nostro segreto".
"Hai ragione mamma, noi siamo più forti di lui che si sta facendo proprio vecchio".
'Ntoni stava invecchiando davvero, aveva perso un po' le forze ed aveva qualche piccolo problema di salute, ma continuava ad avere la stessa grinta di sempre. Passava le sue giornate a tentare di convincere la figlia del fatto che un terzo dei suoi averi lo avrebbe dovuto dare al piccolo, ma lei non voleva sentire ragioni. Dopo più di un mese di liti furibonde 'Ntoni uscendo di casa si sentì male. Una crisi ipertensiva lo colpì improvvisamente e gli amici preoccupati lo volevano riportare dentro.