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    Capitolo X
 
 
 
"Mi hai dato del tu? Sguattera, schifosa! Ti fai forte perché hai il figlio dalla tua parte che trama con te alle mie spalle? Mi hai mancato di rispetto, me ne vado in paese da quella gran signora di mia moglie, devo farmi perdonare da lei".
Seppure negli ultimi tempi non camminava più, quella sera, tanta era la rabbia, riuscì a raggiungere di fretta la casa di Vice.
"Accomodatevi don Antonio, che avete? Sembrate molto agitato, non piangete". Vice e sua moglie lo fecero subito sdraiare e capite le intenzioni di 'Ntoni lo invitarono a rimanere lì per la notte, si sarebbero sistemate le cose all'indomani mattina.
"Vice, mi devi accompagnare in paese da mia moglie. Pasquinella è diventata una carnefice, sta tramando qualcosa assieme al figlio… si vuole vendicare! Mi ha dato del tu e mi ha detto che non conto più niente e che posso comandare solo le galline".
'Ntoni piangeva disperatamente e Vice con molto riguardo tentava di farlo ragionare.
"Don Antonio, questa sera non andiamo da nessuna parte, adesso mia moglie vi aggiusta il letto così vi mettete a riposare, domani è un altro giorno e vedrete che tutto si aggiusta".
"Vice io da quella donna non torno più, nemmeno morto!"
"Scusate don Antonio, adesso che siete più calmo mi permetto di ricordarvi che non avete più niente, se ve ne andate siete povero in canna. Siete sicuro che la Signora vostra moglie vi riprenderebbe in queste condizioni? Siete separati legalmente, no? E poi non dite male di Pasquinella, non trama contro di voi, la conosco bene, è una donna eccezionale, molto scrupolosa e con molto amore verso gli altri. Non farebbe mai male a nessuno, meno che meno a voi".