CivitasMed
Mostra-Convegno
della solidarietà e dell'economia civile
16-19 novembre 2006
Workshop: La guerra dentro
Laboratorio di teorie e pratiche politiche di mediazione
dei conflitti
venerdì 17 novembre 2006 ore 16,00
Cosenza - Cupole geodetiche
Sala convegni
Nadia ci chiede di riflettere insieme sulle guerre,
a partire da noi, ci chiede se è possibile che quello di cui ci
occupiamo, per esempio, al Centro contro la violenza alle donne"Roberta
Lanzino"venga influenzato in qualche modo dal fatto che intorno a
noi ci sia un continuo stordimento di immagini e parole deflagranti, dal
fatto che ognuna si porti dietro scorci di telegiornali non digeriti e
sensi di colpa poco ascoltati, per appartenere a questo occidente presuntuoso
e impotente.
Ecco, forse è il venir meno di un ottimismo sulla politica internazionale,
che soffia polvere di scetticismo su tutti i nostri pensieri e si riversa
sulle nostre attività, ritengo sia veramente impossibile oggi,
per tutti, riuscire ad avere uno sguardo ingenuo e fiducioso sul mondo.
E tuttavia mi dico che da ormai 18 anni, da quando è nata la nostra
associazione ci occupiamo di rapporti di potere, spesso drammatici, e
non ci siamo stancate di cercare soluzioni e ricostruire fiducia e dignità
nelle donne che accogliamo. Perché c'è una analogia tra
le guerre e le violenze tra i generi e consiste proprio nella volontà
di dominio, nella volontà di stabilire e sancire una subalternità,
tra governi, tra popoli, tra individui . Noi combattiamo , ma già
questo termine mi infastidisce, e sarebbe meglio dire cerchiamo di contrastare
, la cultura della sopraffazione con la solidarietà, la condivisione,
la consapevolezza , le azioni positive. A volte ci riusciamo, altre volte
ci scontriamo , oltre che con le manchevolezze istituzionali, con retaggi
culturali duri a morire che non riconoscono la piena dignità all'essere
umano.
Questo, per la verità , sembra essere un periodo in cui le istituzioni
vogliano imprimere una spinta significativa alle azioni a sostegno delle
donne vittime di violenza e per farlo abbiano scoperto il lavoro dei centri
antiviolenza.
Pochi giorni fa abbiamo ricevuto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri,
Dipartimento dei Diritti e le Pari Opportunità un Protocollo d'Intesa
che prevede una rete nazionale antiviolenza, di cui il Centro e il comune
di Cosenza faranno parte, e con il quale si collegheranno al Progetto
Arianna- Attivazione Rete nazIonale antiviolenza, che ha già aperto
un CALL CENTER con un numero verde sperimentale , il 1522.
Oltre a questo, saremo presenti con un nostro intervento alla Giornata
parlamentare contro la violenza di genere, che si terrà a palazzo
Montecitorio il 23 novembre prossimo.
Un altro appuntamento interessante che voglio comunicare a quanti parteciperanno
a questa manifestazione è il Seminario di studio sul fenomeno dello
"STALKING" o sindrome del molestatore assillante e nuove ipotesi
di reato, che stiamo organizzando per il giorno 15 di dicembre a Cosenza.
La parola "stalking" deriva da un linguaggio legato alla caccia
e significa"fare la posta"e indica quindi un atteggiamento tipico
del molestatore assillante che segue la sua vittima appostandosi nei luoghi
in cui pensa di incontrarla. Molte donne che hanno subito un episodio
particolarmente grave o che sono state uccise da un loro ex marito o ex
compagno ,hanno sopportato precedentemente una molteplicità di
episodi di minacce , ingiurie, molestie dalle quali non sono state tutelate,
perché per quei reati non sono previsti provvedimenti severi..
Per questo e per le difficoltà che abbiamo incontrato nella nostra
esperienza , abbiamo deciso di contribuire al dibattito su questa problematica
, aprendolo ad una prospettiva multidisciplinare.
Concludo questo mio comunicato augurando a me stessa e a tutti quelli
che lavorano per un mondo più armonico e giusto di continuare a
credere nel valore di quello che fanno.
Daniella Ceci, delegata del
Centro contro la violenza alle donne Roberta Lanzino
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